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Buffon: “Mi ha chiamato il Flamengo, ma rimango più vicino”

Gianluigi Buffon, secondo portiere della Juventus

Il portiere ha parlato del suo futuro

redazionejuvenews

Il portiere della Juventus Gianluigi Buffon ha annunciato il suo addio alla Juventus alla fine della stagione, e già sono molti i club che gli hanno offerto un contratto. Tra di questi anche alcune squadre brasiliane, con l'offerta declinata dal portierone, come ammesso ai microfoni di TNT Sport: "Voci sul Brasile? Guarda, mi ha chiamato il Flamengo, te lo dico, ma non penso. Me ne sto molto più vicino, o smetto".

Parole che quindi aprono ad una sua permanenza in Europa, con il numero 77 bianconero protagonista anche ieri con la parata in occasione del rigore di Berardi: "Oggi sembrava la prima partita per me? Nel pre gara cercavo in qualche modo di mettermi pressione perché se non riesco a fare questo e approccio la gara in maniera superficiale non posso più giocare a calcio. Sapevo che per noi era una partita importante e non essendoci il pubblico è sempre difficile. Se mi dispiace lasciare lo Stadium senza tifosi? No, un altro saluto sarebbe stato imbarazzante (ride ndr). Le mie frasi sul futuro sono state fraintese negativamente? Io sono Gigi Buffon, alla Juve ho dato tutto e se sono qua il merito è della Juventus. Quelle frasi, se le ho dette, sono state interpretate in maniera sbagliata. La Juve di quest'anno? Una Juve forte ma discontinua e questa discontinuità ha fatto sì che abbiamo perso dei punti importanti per strada anche a causa delle caratteristiche individuali dei calciatori. Abbiamo perso tanti punti per strada che gli anni scorsi non perdevamo. Nel match singolo te la giochi con tutti, siamo mancati nei match non con le big. Arrabbiato sul gol? Mi sono arrabbiato con l'arbitro perché poteva fischiare un fallo e quello avrebbe evitato di aver subito il gol. La mia prossima scelta? Io sono tornato alla Juve per mettermi alla prova come uomo in questo nuovo ruolo (secondo portiere ndr). Non ero abituato perché sono stato sempre un leader, un titolare e quindi mi sono messo alla prova con me stesso che ho voluto fare per misurarmi. Penso di aver dato grandi segnali di affidabilità e se un giorno dovessi fare l'allenatore direi ai qualsiasi giocatore "se sono stato in panchina io anche tu puoi stare in panchina". Vado via dalla Juve da uomo felice. Per il mio futuro mi prendo 25 giorni, ho avuto un po' di offerte però, se devo accettarle, vorrei accettarle con grinta ed entusiasmo". Attenzione però perché in queste ultimissime ore sono arrivate alcune pesanti novità in casa bianconera, terremoto in vista: "Ecco cosa può succedere senza Champions" <<<