Cassano: “L’Italia non ha campioni, Mancini va applaudito per il suo lavoro”

L'Europeo è finalmente cominciato. All'esordio, nella serata di ieri, l'Italia di Roberto Mancini ha centrato l'ennesimo risultato positivo di questo periodo, rifilando un secco 3-0 alla Turchia degli "italiani" Hakan Calhanoglu e Merih Demiral (sfortunato autore dell'autogol che ha sbloccato la partita). Partita dai due volti per gli azzurri: nella prima frazione il muro turco ha retto alla perfezione, concedendo poche occasioni ai padroni di casa, che hanno sbloccato la situazione nella ripresa.

All'autogol dello juventino Demiral ha poi fatto seguito la quattordicesima rete con la massima selezione italiana di Ciro Immobile, mentre a chiudere definitivamente il risultato ci ha pensato il napoletano Lorenzo Insigne. Tre punti e tanto entusiasmo per la banda di Mancini, di cui ha parlato, in diretta su Twitch alla BoboTv, l'ex fantasista di Inter, Milan e Roma Antonio Cassano:

"Già dove siamo arrivati per merito di Roberto dobbiamo solo applaudire. Poi dagli ottavi in poi possiamo riflettere. Non dobbiamo dimenticare da dove arriviamo. Arriviamo dalla ceneri esatto. Dobbiamo sempre tenere in alto il nome di Roberto. Sta facendo una rivoluzione. Perché noi non dobbiamo dimenticare che Mourinho ha vinto la Coppa dei Campioni ma il merito era di Roberto. La sua idea era geniale. Una vera rivoluzione. Nell’82’ l’Italia faceva le sue giocate, c’era Bruno Conti. Nel 2006 stessa cosa. Si difendeva bene, c’era l’idea. Quello che fa Mancini è rivoluzionario. Non ci sono campioni, e questo lo dobbiamo portare per il futuro. La cosa bella è che lui lo sta facendo da solo. Qualcosa poteva andare storto e allora apriti cielo. Chissà cosa avrebbero detto, perché siamo in Italia. Ripeto, può succedere un imprevisto. Può uscire agli ottavi o ai quarti ma tutti lo devono seguire. Se qualche allenatore è intelligente lo deve seguire".