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Sacchi: “Il Milan non ha esperienza e le qualità individuali della Juve”

Paulo Dybala in azione contro Franck Kessié in Milan-Juventus

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex allenatore ha parlato della prossima stagione, in cui la Juve rimane la favorita al titolo.

redazionejuvenews

Arrigo Sacchi è una vera e propria leggenda per il Milan, in grado di vincere tutto alla guida della squadra rossonera. Dal tempo dei suoi Immortali le cose sono decisamente cambiate e ora il Milan naviga in acque completamente diverse. Dopo tanti anni bui, però, lo scorso anno il primo barlume di speranza. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex allenatore ha parlato della prossima stagione rossonera: "Il mercato del Milan mi è sembrato molto positivo. Un gruppo giovane con qualche elemento più maturo, tipo Ibrahimovic e Giroud. Progetto che condivido, anche perché realizzato rispettando il bilancio. Ora ai rossoneri serve solo l’entusiasmo. Ha fatto la differenza nello scorso campionato, quando il gruppo è andato oltre i propri limiti. C’è il rischio che qualcuno si senta arrivato. Pioli dovrà vigilare. E serve un gioco corale: il Milan non ha esperienza e le qualità individuali della Juve, deve arrivare attraverso la manovra a superare l’avversario".

Dopo una grandissima stagione, il Milan ora è tra i favoriti alla vittoria finale? L'ex allenatore non ha dubbi: "Candidato sì, favorito no. Se i rossoneri riusciranno a fare un passo in avanti verso l’interiorizzazione del gioco, allora nessun traguardo è precluso. Intendo che i calciatori devono arrivare a fare proprio il gioco a tal punto che le azioni nascano quasi automaticamente. La Nazionale di Mancini dovrebbe aver insegnato qualcosa, no?".

Chiosa finale con alcuni dubbi, da Ibrahimovic a Kessie: "A parte la questione dell’appagamento dopo una stagione positiva, mi chiedo come stanno Ibra e Giroud. Quante partite riusciranno a giocare? E poi: Kessie, Calabria, Kjaer si confermeranno ad alti livelli? Inoltre non dimentichiamo che la Champions League porta via energie preziose a gente esperta, figuriamoci ai giovani che si basano sul ritmo e sulla velocità. Qualche dubbio c’è, ma Pioli e i dirigenti sapranno come risolverlo".