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Ikea si schiera con Cristiano Ronaldo.. contro la Coca Cola

Cristiano Ronaldo

Nuova bottiglia della casa svedese che ha preso il nome del calciatore porgoghese

redazionejuvenews

Il calciatore della Juventus e della nazionale portoghese Cristiano Ronaldo continua a far parlare di se. Impegnato con il Portogallo nell'Europeo, con l'ultima sfida del girone che lo vedrà affrontare la Francia, Cristiano ha già fatto parlare di sé, non solo per i gol messi a segno, ma per quanto accaduto in conferenza stampa qualche giorno fa. Arrivato davanti ai microfoni, il numero 7 ha sposato due bottiglie di Coca Cola, sponsor del torneo, da davanti alla sua postazione, prendendo una bottiglia d'acqua e incitando i presenti a bere solo quella.

Se il titolo del colosso americano ha oscillato in borsa nei giorni seguenti, il siparietto di Ronaldo ha tenuto banco per molti giorni, con alcuni giocatori dopo di lui che lo hanno ironicamente copiato, bevendo quelle bottigliette o spostando quelle d'acqua. Nella diatriba ha deciso, ad una settimana di distanza, anche l'Ikea, che ha lanciato una nuova bottiglia con il nome del portoghese: come si vede sul profilo Instagram dell'azienda infatti, gli svedesi hanno lanciato una nuova bottiglia, chiamata appunto "Ronaldo" e "riutilizzabile solo per l'acqua". Una grande trovata, che visto anche il costo contenuto dell'oggetto, solo 1 dollaro e 99, farà sicuramente sold out in pochi giorni.

Del calciatore portoghese ha parlato anche il suo ex allenatore Laszlo Boloni: "L'aggressività che si vede in Cristiano si vede di meno in Varane. Ma dipende anche dal loro passato. Ronaldo ha lasciato la sua famiglia a 12 anni per vivere in un centro sportivo che non era come lo vediamo oggi. Non aveva nessuno che potesse consolarlo, mentre Varane poteva tornare a casa quando voleva. A Quaresma piaceva lo spettacolo, anche a Cristiano, ma lui era concentrato a essere il migliore del mondo. Negli allenamenti di solito mi fermavo con gli attaccanti, c'erano Jardel, Joao Pinto, Niculae e lui. Cristiano non riusciva mai a superare Jardel e non lo poteva accettare. Mi diceva: 'Andiamo mister, un'altra serie, un'altra serie'"