Azionisti Juve contro la Superlega: "Delusi dai danni di reputazione" - JuveNews.eu

Azionisti Juve contro la Superlega: “Delusi dai danni di reputazione”

Il comunicato

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Lindsell Train, società che possiede l’11,3% delle azioni della Juventus, ha espresso tutto il proprio disappunto per la decisione dei bianconeri di unirsi alla Superlega. Nel mirino, come si può leggere dal comunicato, anche il Manchester United.

“L’approccio agli investimenti di Lindsell Train si basa sull’effettuazione di investimenti a lungo termine in società che possiedono brand e franchising unici. Come parte di questa strategia, abbiamo investito per molti anni in tre grandi squadre di calcio quotate in borsa: Celtic, Juventus e Manchester United, nei nostri conti globali e britannici.

[…] Il nostro caso di investimento si basa sull’aspettativa che a lungo termine il valore di queste istituzioni iconiche aumenti man mano che il seguito del calcio si espande e i media digitali consentono ai fan di interagire più profondamente con i club che supportano. Come per tutte le nostre partecipazioni, non siamo investitori attivisti nei club, ma interagiamo regolarmente con i dirigenti senior, di solito alla pubblicazione dei risultati finanziari.

Uno degli obiettivi del nostro impegno è stato quello di incoraggiarli a gestire i club con logica finanziaria, per garantire che rimangano in grado di affrontare le inevitabili oscillazioni delle prestazioni in campo. Questa è stata una preoccupazione particolare per noi negli ultimi 15 mesi, poiché il COVID ha abbattuto i ricavi di molte società sportive.

L’annuncio della European Super League (“ESL”) ad aprile è stato una sorpresa per noi. In risposta, abbiamo chiesto e abbiamo tenuto incontri con tutti e tre i club (incluso il Celtic, anche se non era un membro dell’ESL). In questi incontri abbiamo espresso il nostro disappunto per il danno reputazionale che Juventus e Manchester United si sono procurati.

Abbiamo chiesto chiarezza sulla loro posizione riguardo all’ESL in futuro. Soprattutto, li abbiamo esortati a tornare a trattative rispettose con tutti i membri della comunità calcistica per lavorare per scopi reciprocamente vantaggiosi. Continuiamo a monitorare attentamente gli eventi man mano che si svolgono, considerando le loro implicazioni per il nostro caso di investimento […]”.