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11 luglio 2018: quattro anni fa l’arrivo alla Juventus di Ronaldo

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4 anni fa la Juventus acquistata Cristiano Ronaldo dal Real Madrid, sconvolgendo il mondo del calcio e i tifosi.

redazionejuvenews

In una calda giornata di quattro anni fa, nel bel mezzo del Mondiale in Russia del 2018, la Juventusacquistava Cristiano Ronaldo, uno dei calciatori più forti della storia del calcio. I bianconeri, fiutando la voglio di addio del portoghese dal Real Madrid dopo tante stagioni, pensarono al colpo del secolo, puntando tutte le fiches sull'asso di Madeira per conquistare la Champions nel breve periodo. L'acquisto dell'attuale punta di diamante del Manchester United scosse il mondo del calcio, visto che la Serie A sembrava oramai un campionato in fase calante, ma l'innesto del cinque Palloni d'Oro diede una slancio vitale a tutto il torneo del BelPaese. La Juventus, per accaparrarsi Ronaldo, spese ben 100 milioni di euro per il cartellino e 30 milioni all'anno per il portoghese, un'operazione rischiosissima, ma sicuramente fondamentale per fare l'ultimo salto di qualità.

L'importanza dell'acquisto fu spiegata dall'ex dirigente Fabio Paratici in un'intervista: "Dissi in un'assemblea "Oppure possiamo prendere Cristiano Ronaldo". Andrea fece una smorfia ma io dissi “aspetta, fammi spiegare…”. In verità, in quel momento nessuno poteva pensare che sarebbe venuto via dal Real Madrid per la cifra di cui Mendes mi aveva parlato. Si fece silenzio: “Mendes mi ha detto di riferirti che se la Juve lo vuole, e corrisponde alle sue richieste, lui viene alla Juve. Andrea Agnelli è un manager, non è solo un presidente. Il pomeriggio mi disse di farmi dare bene tutti i conti perché, se era come avevo detto io, saremmo andati avanti. Così è stato, dopo qualche settimana Cristiano è arrivato a Torino".

Il resto è storia, tre anni ad altissimi livelli, 101 reti in 134 presenza, 2 scudetti, diversi trofei nazionali, ma non la Champions League, che resta e rimane un'utopia per la Vecchia Signora. Non si può dimenticare però quello che Ronaldo ha rappresentato in quel caldo giorno di luglio: un sogno irrealizzabile che diventa concreto.