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Tacchinardi su Sarri: “Juve? Io ci credevo, dopo che aveva fatto bene a Napoli e Chelsea”

Tacchinardi, ex centrocampista della Juve dal 1994 al 2005

L'ex giocatore ha parlato

redazionejuvenews

Alessio Tacchinardi, ex giocatore della Juve, ha parlato ai microfoni di TMW anche di Juventus: "Io ci credevo, dopo che aveva fatto bene a Napoli e Chelsea. Ci credevo ma poi non è andata bene. Si poteva provare a cambiare, ma sembrava una squadra anarchica, con grandi fuoriclasse ma poco legati. Io pensavo che potesse fare grandi cosi in Champions e invece...Alla fine tanto criticato ma lo Scudetto l'ha portato a casa. Certo, in un gruppo però ci vuole empatia. La sensazione da fuori è che hanno deciso di cambiare per la poca empatia col gruppo. Futuro Ronaldo? Se Ronaldo ha le stesse motivazioni e la voglia di essere protagonista con la maglia della Juventus, lo terrei. Non è semplice trovarne uno come lui".

 Cristiano Ronaldo

A proposito di Juventus ha parlato ai microfoni di Sky Sport Angelo Ogbonna, difensore del West Ham ed ex bianconero: "Sono rimasto amareggiato, non posso nasconderlo. Ma sono contento del percorso che sta facendo la Nazionale. C’è un approccio alle partite completamente differente rispetto agli altri anni. Questo si sentiva già nell’aria da moltissimo tempo. Il mio sfogo precedente? La mia è stata un’analisi generale, in base alla mia annata e quella degli altri. Credo ci sia stata poca meritocrazia. Comunque sono stato infortunato due mesi, quindi potrebbe aver pesato. Kean è uno degli attaccanti più forti che ci sono Inghilterra, ma io non gli darei così tanta pressione. L’Europeo è una competizione particolare, dove il gruppo fa la differenza. E infatti l’Italia si sta distinguendo in questo. Ronaldo o Lukaku? Non vorrei marcare nessuno dei due. Sono due calciatori dalle qualità elevate. Cristiano Ronaldo, nonostante l’età, continua ad avere dei super numeri anche se non è quello di una volta. Lukaku ha una strapotere fisico. Gli anni con Conte gli hanno fatto trovare la sua dimensione. Razzismo? Io penso che di queste cose non se ne debba parlare. Per far sì che qualsiasi forza di discriminazione possa eliminarsi, dobbiamo smettere di parlarne. Soprattutto nello sport. Nello sport, in qualsiasi tipo di sport, c'è uguaglianza, quando c'è una palla di mezzo non penso che si vada a guardare il colore del compagno di squadra o dell'avversario".