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Sconcerti: “All’Italia mancano attaccanti veri. Chiesa sempre confuso in Nazionale”

Federico Chiesa in azione

L'editoriale del giornalista per il Corriere della Sera

redazionejuvenews

E' partita bene l'avventura dell'Italia nel girone di qualificazione per i prossimi mondiali che avranno luogo nel 2022 in Qatar. Gli azzurri allenati dal ct Roberto Mancini, dopo il successo sull'Irlanda del Nord arrivato nella serata di giovedì, ieri sera si sono imposti con un nuovo 2-0 in casa della Bulgaria, portandosi così a quota sei punti dopo due partite giocate. A segno per gli azzurri Andrea Belotti, che nel finale di primo tempo ha realizzato il rigore che lui stesso si era guadagnato, e il centrocampista del Sassuolo Manuel Locatelli, alla sua prima realizzazione con la Nazionale maggiore.

Prestazione, quella fornita da Bonuccie compagni, che non ha comunque soddisfatto la critica italiana, che ha pensato ed evidenziare gli errori nonostante la vittoria e i tre punti portati a casa. E' il caso del giornalista Mario Sconcerti che, nel suo consueto editoriale per il Corriere della Sera, ha commentato così:

"L’Italia isola la propria unica punta anche nei momenti di possesso palla. Non ci sono attaccanti veri, di pensiero. Non lo è ancora Chiesa, sempre confuso in Nazionale, non lo è mai stato Insigne che peraltro con Spinazzola sulla fascia finisce al centro dove si soffoca da solo. Insigne ha trent’anni e un suo gioco preciso, conviene usarlo per quello che sa fare. Il risultato è che tiriamo pochissimo in porta. Né aiutano i centrocampisti, portatori ognuno di pochi gol in carriera. La nuova lentezza chiude la fantasia che pure abbiamo a disposizione. A Sofia l’Italia ha tirato in porta per la prima volta su azione al minuto 72, quando Verratti ha trovato Belotti con un lancio lungo e Belotti ha colpito il palo. È poco".

Nel mirino soprattutto la fase offensiva, che per Sconcerti manca di un attaccante di livello. Risultato poche occasioni create e pochi veri pericoli per gli avversari.

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