Sulle pagine di “Calciomercato.com”, Sandro Sabatini commenta così il rotondo 5-0 ottenuto dalla Juventus contro l’Al Ain nel primo match giocato al Mondiale per Club: “La cosa più evitabile che si potesse immaginare da questo Mondiale per Club, era che potesse coincidere con l’annuncio di una guerra mondiale. Ma a volte la realtà diventa più surreale che mai. E l’evento inimmaginabile è stato sfiorato con una delegazione juventina alle spalle di Trump allo studio ovale della Casa Bianca. È successo nella mattinata statunitense a Washington, dove poi in serata (notte, quasi alba italiana) la Juve ha spazzolato i modestissimi avversari dell’Al Ain, squadra campione sì, ma degli Emirati Arabi Uniti”.

Sabatini ha poi continuato a parlare
“In campo, un po’ svagato, McKennie ha corso in continuazione tipo Forrest Gump che attraversa la storia incontrando i presidenti americani. Tutta la Juve ha avuto bisogno di correre un tempo e mai rincorrere gli UAE, il cui unico giocatore conosciuto è Rui Patricio, portiere ex Roma e Atalanta. La sfida è stata talmente impari che occorre cautela nel giudizio. Non si esalta il Bayern in virtù dei 10 gol all’Auckland, né la Juve dopo il 5-0 all’Al Ain. Però qualcosa di buono si è visto, per la soddisfazione di Tudor che ha presentato una squadra convincente anche sotto il profilo atletico. Impressioni in ordine di formazione. Di Gregorio inattivo a parte una super parata nella ripresa. Trio difensivo con Kalulu in scioltezza, Kelly stavolta senza problemi e Savona senza distrazioni anche se un filo a disagio da centrale. Sulle corsie, in progresso Alberto Costa a destra e assai più rinfrancato Cambiaso a sinistra. In mezzo McKennie capitano in onore del suo “born in the Usa” ha fatto coppia di bodyguard con Thuram, che si è confermato efficace in impostazione e propositivo negli assist…”