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Juve, per vincere serve fare un respiro profondo: parola dell’esperto

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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'esperto di respirazione Maric ha spiegato l'importanza del respiro nel gioco del calcio

redazionejuvenews

Mike Maric è un ex campione mondiale di apnea, laureato in medicina, che ora aiuta gli atleti nel migliorare le loro prestazioni. "Il presupposto è che grazie al respiro siamo in grado di modulare le emozioni - ha spiegato in un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Il respiro aiuta, anzi è fondamentale per la performance. All'interno della performance ci sono infatti vari elementi base: l'allenamento, il recupero, la nutrizione, la nutraceutica e la mente. Vedo che tanti atleti stanno indirizzando la loro attenzione in questa direzione. Uno su tutti, Simeone del Verona, un giocatore che sta facendo un percorso importante, che sento parlare di respirazione e meditazione, e vedo grande sintonia fra quel che fa e quel che penso".

In questo inizio di stagione la Juventus ha avuto diversi problemi, soprattutto contro le 'piccole': "Conosco personalmente il professor Vercelli, mental coach della Juve, che da dentro conoscerà al meglio la situazione e le dinamiche dello spogliatoio bianconero. Da un punto di vista situazionale può succedere di arrivare con motivazioni più basse di fronte a sfide apparentemente più facili. E' umano, anche perché non puoi essere performante 24 ore al giorno per 12 mesi all'anno. E quindi è facile cadere nell'errore di portare l'attenzione e quindi attivarsi solo in prossimità delle partite più importanti".

Allegri si è spesso lamentato della gestione degli ultimi minuti di gara, spesso fatali per i bianconeri: "Il problema della gestione dei minuti finali di qualsiasi competizione è una costante- ha ammesso l'esperto.Sono infatti il momento in cui subentrano fatica fisica e mentale, e va specificamente allenato. Io normalmente faccio fare ai miei atleti un lavoro specifico in apnea, in acqua, perché la percezione della fatica passa attraverso il respiro. Con l'apnea porto l'atleta in disagio respiratorio. In questo modo l'esercizio diventa allenante. Allenare la fatica attraverso la gestione del respiro in apnea è utile e dà buoni frutti, è un lavoro sulla resistenza mentale alla fatica".