JuveNews.eu
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Inzaghi: “Ronaldo capisce prima dove finisce il pallone. Mbappè come lui? Deve crescere”

Il tecnico ha parlato del calciatore portoghese

redazionejuvenews

Filippo Inzaghi, che dal 1 luglio sarà il nuovo tecnico del Brescia, ha parlato intervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport: "Ronaldo? Ha la capacità di capire prima dove finirà il pallone. Ripensi al gol alla Germania: il suo movimento in teoria libera il compagno e chiude lui in mezzo ai difensori avversari e invece le cose vanno esattamente come Cristiano aveva previsto. Un gol facile nell’esecuzione, ma eccezionale nel movimento. E Cristiano ne fa parecchi così, con un grande smarcamento. La caratteristica migliore di  Mbappè? Il cambio di passo. Sembra davvero che abbia le marce nelle gambe. Però ancor di più mi piace la facilità con la quale fa la differenza anche in un metro: è devastante in spazi larghi e stretti. Un fenomeno".

"Un paragone tra i 2? Molto dipenderà dal percorso di Mbappé. Nella fase centrale della carriera Cristiano è stato il terminale quasi unico del Real Madrid. Il francese adesso è al Psg, poi si vedrà. Per il momento mi sembra un po’ meno attratto dal gol rispetto a Cristiano. In cosa è più forte Mbappè? Nel dribbling stretto e nella velocità in campo aperto il francese è superiore. Cristiano di testa e nello smarcamento è inarrivabile e calcia indifferentemente di destro e sinistro con la stessa efficacia, cosa sulla quale Mbappé può ancora crescere".

 Cristiano Ronaldo

Intanto Federico Bernardeschi ha parlato intervistato dai microfoni della UEFA: "Mancini ha saputo riavvicinare la Nazionalealla gente. Con tranquillità e semplicità ha dato fiducia a noi giocatori e ha restituito entusiasmo agli italiani. Quando è arrivato il ct non era semplice perché l’Italia era data per morta. Il calcio italiano era sotto attacco. Lui pian piano, partita dopo partita, ha fatto una cosa straordinaria, secondo me, quella di riavvicinare il popolo italiano alla Nazionale. Una cosa straordinaria a prescindere da tutto. Anche noi siamo stati assolutamente contagiati da questo entusiasmo. Credo che faccia parte di queste grandi competizioni. La prima cosa che conta è avere un gruppo bello, sano, genuino e unito. Un gruppo in cui tutti pensano allo stesso obiettivo. Credo sia davvero fondamentale. C’è tanta competizione, siamo tutti giocatori fortissimi, però questo non deve togliere nulla alla maglia azzurra e all’obiettivo finale, che è comune. Questo è davvero fondamentale per arrivare a un risultato grandissimo".