Jesse Marsch, allenatore della nazionale canadese, ha rilasciato nella mattinata di oggi un’intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha commentato il passaggio del suo attaccante Jonathan David alla Juventus, sottolineandone anche alcune caratteristiche.
Il tecnico si dichiara felice che David abbia scelto la Juventus, e la motivazione è “Perché Jonathan aveva tre priorità: la Champions, un club con una storia vincente e la possibilità di giocare. Alla Juventus troverà tutto. E io, che ho un debole per l’Italia e una casa vicino a Viareggio, avrò un motivo in più per venire nel vostro Paese. Sicuramente sarò allo stadio per Pisa-Juventus, ma andrò anche a Torino”.
È poi il momento di descrivere che tipo di giocatore è il nuovo centravanti della Juventus: “Un top. La sua principale qualità è l’intelligenza: conosce il calcio e soprattutto capisce i momenti della partita, anche per questo motivo segna tanto. Alla tecnica abbina un innato tempismo: fa gol in tutti i modi. Osservatelo bene in area: non perde mai la bussola, è calmo e freddo. E di conseguenza spietato. Qualità che ha dimostrato anche nella gestione dell’anno trascorso in scadenza di contratto: non è da tutti segnare 25 gol come ha fatto lui e venire in Gold Cup lasciando fuori dal campo i pensieri di mercato”.
Alla domanda se David riuscirebbe a ripetersi in Serie A, Marsch ha risposto: “Jonathan ha tutto per ripetere i 25 gol anche alla Juventus. In Serie A ci sono grandi attaccanti, ma sicuramente David lotterà per la classifica dei bomber”.

Marsch sulla convivenza tra David e Osimhen
Gli ultimi due temi sono un confronto con Erling Braut Haaland, che Marsch ha allenato al Salisburgo, e una valutazione sull’ipotetica convivenza con Victor Osimhen: “Erling è forza e potenza, Jonathan intelligenza e tecnica. Ma entrambi sono mostri del gol. Come caratteristiche, David è più simile a Nkunku rispetto a Haaland o Sesko. Però come valore assoluto, c’è David dopo Haaland. E poi Sesko”.
“David è un 9, ma anche un 9 e mezzo, un 10 o un attaccante esterno. Con noi, nel Canada, gioca da seconda punta o da dieci con un centravanti vicino. E segna ugualmente tanti gol. Quando allenavo il Leeds, avrei voluto David con me in Premier. Ma adesso, allenandolo in nazionale, mi sono reso conto che è più forte di quanto immaginassi. Osimhen è un centravanti, David più una seconda punta. Non so se succederà, ma sulla carta sarebbe una gran coppia. Sarebbe un attacco da almeno 50 gol”.