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Evelina Christillin: “Storia Juve ineguagliata in mano agli Agnelli, mia presidenza infondata”

Evelina Christillin

Le parole del mea,bro esecutivo UEFA

redazionejuvenews

Il membro dell'esecutivo UEFA Evelina Christillin, amica personale di Andrea Agnelli, ha parlato intervistata dai microfoni de Il Fatto Quotidiano: "Chi mi odiava o soltanto antipatizzava mi chiamava 'la signora degli Agnelli', per segnalare la mia eccessiva familiarità e adombrare, come si usa, il favore immeritato. Le malelingue, lo si sa, non hanno età. Ma le posso dire? Me ne sono sempre infischiata!".

"La notizia di una mia possibile presidenza alla Juventus è assolutamente infondata e già plurismentita. Nessuno mi ha chiamata e se vuole la mia opinione penso che Andrea Agnelli continuerà nel ruolo. Con la Juve è un amore infinito, inesauribile, totale. Ed è già un orgoglio il solo fatto di poter essere annoverata tra le possibilità. Non ha fondamento l’ipotesi ma fa immenso piacere per la stima che immagino la sostiene".

"Dobbiamo avere una visione diacronica del fenomeno Juve. Resistere alle pulsioni del presente, alla figuraccia patita, all’impellenza di un giudizio e confortarci con la storia più che centenaria di questa grande squadra. È sempre stata in mano a una sola famiglia mentre le altre compagini sono barattoli che viaggiano tra gli Emirati, la Cina e fondi americani. La nostra è una storia vittoriosa, ineguagliata".

 Il presidente della Juve Andrea Agnelli

Intanto sono arrivate anche le parole di Flavio Briatore sulla Juventus: "Avevamo una squadra che vinceva, magari non giocava così bene, non era calcio champagne, ma almeno vinceva. Hanno cambiato tutto, hanno preso Sarri che tutti sapevamo non fosse adeguato per la Juve e poi hanno chiamato Pirlo, una scommessa: è come dare una Ferrari come prima macchina in mano a uno che ha solo il foglio rosa. In campo era un punto di riferimento, in panchina no. C’è stato un errore di valutazione, non me l’aspettavo. È dall’inizio del campionato che non vinciamo contro squadre molto inferiori a noi, abbiamo giocatori importanti ma non abbiamo un centrocampo. È la conseguenza di scelte sbagliate come quella dell’allenatore e del modo in cui si sono comportati con Allegri. Quella squadra lì con qualche inserimento avrebbe potuto continuare a vincere, ma hanno voluto cambiare tutto e questo è il risultato". Ma parlando di mercato, Paratici valuta dei colpi molto grossi in Serie A<<<