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Dalla Spagna: il gesto di Ronaldo fa perdere 4 miliardi alla Coca-Cola

Cristiano Ronaldo

Grave perdita per l'azienda in seguito a quanto accaduto prima della conferenza stampa di Cr7

redazionejuvenews

Qualsiasi gesto compiuto da Cristiano Ronaldo è capace di smuovere ingenti somme di denaro. Lo sanno bene i tifosi delle squadre in cui il campione portoghese ha militato nel corso del sua carriera, così come ne sono consapevoli i suoi sponsor e, da oggi, anche la Coca-Cola. Il gesto compiuto da Cr7 prima della conferenza stampa di ieri, in cui aveva spostato due bottiglie della già citata bevanda, per far spazio ad una più salutare bottiglia d'acqua, ha causato enormi perdite alla multinazionale. Lo riferisce il quotidiano spagnolo MARCA, che ha analizzato le perdite subite in borsa dal marchio. Alle ore 15.00 di ieri, all'apertura del mercato azionario in Europa, il titolo Coca-Cola registrava un valore di 56,10 dollari. Al termine della conferenza, si registrava invece un calo fino a raggiungere i 55,22 dollari di valore. Un calo dell'1,6%, traducibile in cifre nel passaggio da 242 a 238 miliardi di dollari, per una perdita di addirittura 4 miliardi. E non è escluso che, ora, la stessa Coca-Cola possa muoversi per vie legali nei confronti del numero 7 più famoso del mondo del calcio. Intanto però, parlando di Juventus, attenzione all'ultima pesantissima novità di mercato, Gianni Balzarini suona l'allarme: "Tifosi bianconeri, preparatevi…" <<<

 Cristiano Ronaldo

Queste le dichiarazioni che Cr7 aveva rilasciato alla stampa: "Addio alla Juve? Ho giocato ad alti livelli da anni. Se avessi 18-19 anni, magari non dormirei. Ma ho 36 anni, qualsiasi cosa succederà sarà la cosa migliore: che rimarrò alla Juve o meno, la cosa più importante ora sono gli Europei. Voglio vincere e voglio avere pensieri positivi dalla prima all’ultima partita. Portogallo? Non lo sappiamo ancora. È una squadra diversa, più giovane, soltanto giocando scopriremo se siamo più forti o meno. A livello personale, non sono lo stesso giocatore che ero otto, sei o cinque anni fa. Si cambia sempre, la cosa più intelligente per un calciatore è la capacità di adattarsi. Sono maturo, se uno vuole giocare per tanti anni deve sapersi adattare: i numeri parlano, dai 18 ai 36 anni mi sono sempre adattato alle situazioni che ho trovato e sono sempre riuscito a vincere, sia a livello individuale che di squadra. Penso di essermi sempre saputo adeguare alle novità, per tutta la mia carriera".