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Allegri: “Avevo firmato col Real, ma poi è arrivata la Juve”

Allegri: “Avevo firmato col Real, ma poi è arrivata la Juve” - immagine 1

L'allenatore bianconero, in un'intervista rilasciata a GQ, ha rivelato il retroscena del suo ritorno sulla panchina della Vecchia Signora.

redazionejuvenews

Massimiliano Allegri ha rilasciato una lunga intervista a GQ. Il mister bianconero ha toccato diversi argomenti e ha svelato un retroscena sul suo ritorno: "Avevo già firmato un accordo con il Real Madrid. Poi la mattina ho chiamato il Presidente e gli ho detto che non sarei andato perché avevo scelto la Juventus. Mi ha ringraziato. Da quando mi ha chiamato la Juventus a maggio non ho avuto alcun dubbio. Allenare il Real a livello professionale sarebbe stato il coronamento di un percorso: Milan, Juve, Real. Ma nella vita non si può avere sempre tutto e io sono davvero contento e orgoglioso di aver allenato per quattro anni il Milan e ora essere al sesto in un club come la Juve. Ai Blancos ho detto no due volte. La prima è stata mentre ero in fase di rinnovo con la Juve: dissi al presidente del Real che avevo già dato la mia parola a Andrea Agnelli".

Sul gruppo: "Tornando ho trovato un gruppo di ragazzi molto disponibili, oltre che bravi tecnicamente . Si sono messi subito a disposizione, con tanta voglia di lavorare, un elemento che ti trasmette questo club. Io penso che la Juve stia ritrovando il senso d’appartenenza, che è molto importante in prima squadra e nel settore giovanile". E ha aggiunto che un giocatore lo ha stupito: "Danilo è stato una sorpresa meravigliosa. È un campione, un ragazzo molto intelligente, responsabile e che si mette sempre a disposizione della squadra. I Bonucci e i Chiellini li conosciamo già, però Danilo è stato veramente una scoperta"

Il suo rapporto con Morata: "Quando la società ha preso Vlahovic ho chiamato Alvaro e gli ho detto: “non ti muovi da qui perché ora con lui diventi un giocatore ancora più importante”, e così è stato. Discuterlo tecnicamente è da folli, è normale che se gli si chiede di far cose che non è in grado di fare possa rendere meno, ma non dimentichiamoci che lui si è messo a disposizione e ha giocato per mesi in una posizione che non era proprio la sua". E sul serbo: "Vlahovic è giovane, con poca esperienza internazionale, però ha qualità, vuole e può migliorare, e ne ha tutto il tempo. Davanti alla porta ha una cattiveria assoluta. La Juve ha fatto un acquisto importante perché nel mondo lui, Mbappé e Haaland sono i più forti della loro generazione".

Sull'eterno dilemma tra giochisti e risultatisti: "Guardiola, che è un allenatore straordinario, cosa ha fatto? Tutti pensano a partire dal basso, lui ha comprato un portiere che lancia la palla a ottanta metri. Questo per dire che spesso la gente si fa abbindolare da cose che non esistono: alla fine c’è da vincere la partita. E tutte le partite non sono uguali, senza contare che all’interno della partita ce ne sono tante diverse".