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ESCLUSIVA AMORUSO: “Juve-Fiorentina? Sarà una partita aperta ma anche combattuta”

Lorenzo Amoruso, Fiorentina  (Photo by Tony Marshall/EMPICS via Getty Images)

L'ex difensore viola ci ha rilasciato un'esclusiva intervista

redazionejuvenews

di Marco Guido

Lorenzo Amoruso, ex difensore che tra le tante, ha anche indossato per due stagioni la maglia della Fiorentina con la quale è riuscito a conquistare una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana, ci ha rilasciato un'esclusiva intervista nella quale abbiamo naturalmente parlato del match che Sabato vedrà affrontarsi all'Allianz Stadium la Juventus ed i viola.

Ecco cosa ci ha raccontato:

Cosa ne pensi della sfida Juve-Ajax che è costata l'eliminazione dalla Champions ai bianconeri? "Credo che l'Ajax nel secondo tempo ha meritato anche perché ha avuto la squadra al completo, per la Juve rinunciare in modo particolare a Chiellini ma anche a Douglas Costa ha pesato molto. Soprattutto l'assenza di Chiellini che da sicurezze, certezze che nelle due partite un pò sono venute a mancare. Ho la convinzione che, con tutto il rispetto per Rugani e per lo stesso Bonucci, credo che, se ci fosse stato lui in campo, forse sarebbe stato più complicato subire i gol incassati dagli olandesi perché è un difensore "vecchio stampo" che sa marcare e farsi rispettare sulle palle alte".

Credi che l'Ajax possa vincere questa Champions o vedi favorita un'altra squadra? "La spensieratezza con la quale loro giocano, li può portare lontano, poi la Juve ha dimostrato che, se riesce a mantenere un alto ritmo con nel primo tempo, l'Ajax è sembrato domabile ma devi avere sicuramente una condizione atletica eccellente perché loro facendo muovere bene la palla riescono a spendere meno energie. Il Barcellona ha una mentalità simile alla loro,  mentre ad esempio il Liverpool credo li possa mettere in difficoltà perché riesce a difendersi bene e a ripartire a tutta velocità. Chiaro che potrà pesare anche l'emozione visto che i giovani olandesi non hanno mai giocato a questi livelli potrebbero anche pagare lo scotto dell'emotività".

Tra i tanti giovani lancieri che si sono messi in mostra, qual'è quello che ti ha impressionato maggiormente? "Molti erano già noti ma quello che magari non conoscevo approfonditamente ma che mi ha realmente impressionato è Van De Beek per continuità, situazioni tattiche ed adattabilità. E' un centrocampista a tutto campo, può giocare in tantissime posizioni".

Sabato si gioca Juventus-Fiorentina, che partita ti aspetti di vedere? "Per la Fiorentina è un "periodaccio" mentre la Juve ha la sensazione ha forse sprecato un'occasione, vanificando l'innesto di Cristiano Ronaldo che è stato l'unico a segnare tra Atletico Madrid e Ajax. Vincere lo scudetto non è mai semplice e credo che i bianconeri debbano ritrovare la grinta per poter concludere la stagione in maniera positiva anche per i tifosi. Mi aspetto una Juve molto attenta e guardinga. La Fiorentina invece cercherà di caricarsi ulteriormente in vista del fondamentale impegno di Giovedì in Coppa Italia contro l'Atalanta. Sarà una partita aperta e combattuta".

Ti hanno sorpreso le dimissioni di Pioli ed il ritorno di Montella sulla panchina viola? "Le dimissioni di Pioli non mi hanno sorpreso perché, dopo il comunicato pubblicato dalla Fiorentina, probabilmente anch'io avrei fatto la stessa scelta: per quanto si possa criticare un allenatore per scelte e decisioni, il comunicato è andato a ledere la professionalità di un professionista come Pioli che si è giustamente, a mio parere, dimesso perché non ha senso rimanere in quella situazione. Montella? Non è la stessa Fiorentina che aveva costruito insieme con Pradè che era composta da giocatori esperti a differenza di questa che è ricca di giovani. Bisognerà capire se riuscirà ad insegnare il suo calcio a questa squadra, credo che non sarà un'impresa facile perché mancano quattro pedine: un terzino destro, un centrocampista, un sostituto di Chiesa nel caso partisse ed una punta centrale visto che Simeone non lo è".

L'allenatore a cui sei più affezionato? "Non riesco a farti dei nomi perché secondo me è importante rubare un pò da tutti i tecnici che mi hanno allenato anche perché non esiste una formula magica che permette sempre di vincere. Io parto dal presupposto che è essenziale commettere meno errori possibili"

Ringraziamo naturalmente Lorenzo Amoruso per la cortese disponibilità.