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Sconcerti: “Mancini? Un modo di gestire l’Italia che non c’è mai stato…”

Sconcerti: “Mancini? Un modo di gestire l’Italia che non c’è mai stato…”

Il giornalista ha parlato

redazionejuvenews

Mario Sconcerti, noto giornalista, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport circa il commissario tecnico dell'Italia, Roberto Mancini: "Nell’Italia c’è Mancini, ma ci sono anche Vialli, Evani, Lombardo, Salsano. Hanno giocato tutti nella stessa squadra, la Sampdoria. Stanno insieme da più di trent’anni, hanno ormai lo stesso senso della vita, di cosa li faccia divertire e li commuova. Non so quanto questa diversa storia del gruppo aiuterà a vincere, ma è un modo di gestire l’Italia che non c’è mai stato. Fino agli anni novanta i c.t. crescevano dentro la federazione, non erano presi dal campionato. Valcareggi aveva Bearzot come vice e Vicini come terzo. Quando gli subentrò Bearzot, Vicini divenne il suo vice, e via così. Li ho conosciuti bene, era gente brava ma in concorrenza, non so quanto riuscissero ad essere anche amici. Cambiò tutto con Sacchi, quando si cominciò a scegliere nel campionato. Grandi tecnici, Trapattoni, Lippi, che portavano con sé i loro assistenti, ma non propriamente amici o compagni di squadra. Mancini ha fatto una scelta tecnica che è stata molto personale, quindi pericolosa. Ma l’ha fatta rispondendo alla stessa convinzione di trent’anni fa, che in fondo a quel gruppo ci fosse un grande destino o niente. E lui aveva fin da allora scelto il tutto".

 Roberto Mancini

A proposito di Juventus ha parlato Cristiano Ronaldo in conferenza stampa circa il suo futuro alla Juventus: "Addio alla Juve? Ho giocato ad alti livelli da anni. Se avessi 18-19 anni, magari non dormirei. Ma ho 36 anni, qualsiasi cosa succederà sarà la cosa migliore: che rimarrò alla Juve o meno, la cosa più importante ora sono gli Europei. Voglio vincere e voglio avere pensieri positivi dalla prima all’ultima partita. Portogallo? Non lo sappiamo ancora. È una squadra diversa, più giovane, soltanto giocando scopriremo se siamo più forti o meno".