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europei 2021

Immobile: “Fatto il nostro dovere, ci tenevamo”; Insigne: “Grande gruppo, merito di Mancini”

Ciro Immobile e Lorenzo Insigne

Le parole degli attaccanti a segno questa sera

redazionejuvenews

Al termine della partita vinta per 0-3 dall'Italia contro la Turchia nel match inaugurale di Euro2020, i due attaccanti Azzurri Ciro Immobile e Lorenzo Insigne, a segno entrambi della vittoria della Nazionale, hanno parlato intervistati dai microfoni di Rai Sport.

Queste le parole di Immobile: "Abbiamo fatto il nostro dovere, era doveroso vincere la prima gara e ci siamo riuscito con un bel 3-0. Ci tenevamo a vincere di fronte al nostro pubblico e a dedicare questa vittoria ai tanti che ancora combattono contro questo virus maledetto. Abbiamo avuto la pazienza giusta contro una squadra forte come la Turchia, sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata e abbiamo cercato di stancarla. Nel primo tempo abbiamo fatto tanti cross anche se non siamo fortissimi e siamo finiti spesso a sbattere contro il loro muro. Nella ripresa erano più stanchi e ci hanno lasciato maggiori spazi che siamo riusciti a sfruttare. L'esultanza? Ci è arrivato un messaggio da Lino Banfi, che ci ha chiesto di gridare il suo 'Porca puttena'. Sia io sia Insigne l'abbiamo fatto. Dedico questo gol alla mia famiglia, segnare all'esordio in un Europeo in questo stadio è fantastico".

Al suo compagno di reparto ha fatto eco Lorenzo Insigne: "È stato tutto molto emozionante, siamo partiti lenti, poi man mano ci sono tolti un po’ di paure. Non ci ha condizionato e innervositi neppure il rigore non concesso alla fine del primo tempo. Mancini ci ha detto di restare solo concentrati, ci sta che l’arbitro non dia un rigore. Il nostro punto di forza? Il gruppo, ed è tutto merito di Mancini. Non ci sono titolari, tutti entrano e danno un contributo. Io posso segnare di più, certo. Ma non è importante. Conta solo vincere, poi dovesse arrivare qualche altro gol oltre a questo di stasera sarò ovviamente felice. E che bello vedere di nuovo il pubblico, non eravamo abituati".