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Gravina: “3 maggio data ipotizzata, se riparte il calcio riparte il Paese”

Gravina

Le parole del presidente della FIGC

redazionejuvenews

TORINO- Intervenuto negli studi di QSVS, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato del futuro del campionato: "Il calcioè un settore trainante, ma ce ne sono altri che stanno vivendo un momento di emergenza e difficoltà e tutti dovranno passare anche da delle rinunce. Non possiamo chiedere al governo e a chi ha responsabilità politica nel nostro paese di darci una mano senza mostrare che al nostro interno siamo disposti a rinunciare a qualcosa. 3 maggio? Data che abbiamo ipotizzato. Abbiamo iniziato a mettere giù un calendario che possa iniziare il 3 maggio fino al 30 giugno. Probabilmente avremo bisogno di qualche giorno a luglio e per questo ci siamo già rivolti alle autorità del nostro Paese e alle autorità calcistiche internazionali UEFA e FIFA. Non terminare i campionati? Ipotesi che non ho mai preso in considerazione, èerché togliendo la speranza dei nostri tifosi toglieremmo la speranza di ripartenza e questo sarebbe un messaggio negativo. Lo sport e il calcio sono elementi che rappresentano un barlume di speranza e di ripresa. Dovremo essere convinti di partire il 3 maggio. Stiamo vivendo un momento difficile e complicato in generale. Se da questa esperienza riuscissimo a ricavare, nel calcio e nello sport, una nuova riforma complessiva e una rivoluzione culturale, vorrebbe dire trasformare questa situazione negativa in una grande opportunità.mLa Coppa Italia la stiamo inserendo nel nostro nuovo calendario perché vale eventualmente un posto in Europa League. Spero si possa disputare, altrimenti troveremo modalità per dare risalto al valore della competizione sportiva. Se riparte il calcio vuol dire che riparte il Paese, e se riparte il Paese vuol dire che abbiamo sconfitto questo maledetto virus che ci sta facendo vivere questa situazione".