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Sconcerti: “Scandalosi i tifosi juventini contro Allegri”

Mario Sconcerti

Il giornalista ha parlato della Juventus e della difficile annata della squadra bianconera, con Massimiliano Allegri finito nel mirino di alcuni tifosi

redazionejuvenews

La Juventus ha concluso la sua stagione senza vincere nessun titolo dopo dieci anni. Un'annata strana per la Juventus, partita in ritardo e perdendo molti punti, grazie anche all'addio all'ultimo di Cristiano Ronaldo, che è stata capace di recuperare il distacco in classifica fino alla partita contro l'Inter, che perdendo ha messo fine ai sogni di rimonta della squadra di Massimiliano Allegri. Allegri che è finito più di una volta nel mirino degli addetti ai lavori durante l'anno, ma che adesso è anche in quello di alcuni tifosi, che non gli perdonano il "non gioco" e la staticità della squadra, che non sembra avere una sua identità.

Il giornalista Mario Sconcerti ha difeso il tecnico livornese attraverso il suo editoriale per calciomercato.com: "Trovo abbastanza scandalosa la ribellione dei tifosi juventini contro Allegri. Per due motivi fondamentali. Il primo è che Allegri ha portato cinque scudetti poco tempo fa, non ha sbagliato mai una stagione nemmeno a Sassuolo o Cagliari, non ha niente da dover dimostrare a un tifoso. Secondo, per l’impazienza degli stessi tifosi, il loro dolore per non riuscire a vincere qualunque cosa, ambizione impossibile, ingiusta, sempre fuori dalla realtà quindi esoterica, malata. Non si può essere d’accordo con la squadra e l’allenatore solo quando vince."

"Essere tifosi quando si vince riesce a chiunque. C’è qualcosa di insopportabile in questa arroganza della vittoria, come se perdere due volte su undici fosse una ferita, questa insostenibile sopportazione di una sconfitta. Senza capire i tempi, senza tener conto delle dinamiche naturali, delle reazioni e della forza degli altri. Il bisogno di far male al colpevole che ci indichiamo, anche se è quello che ha portato un numero imbarazzante di vittorie. Allegri è la stessa persona, lo stesso tecnico, non c’è nessuna razionalità, nessun amore juventino, nella delusione persecutoria di adesso. E, qualunque sia la realtà, ci sono cose che vanno accettate. Se l’amore non è egoismo."