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Buffon: “L’anno al Psg quello che ricordo con più piacere, perdere a Cardiff avvilente”

Gianluigi Buffon

Le parole dell'ex portiere bianconero

redazionejuvenews

In occasione dell'evento "Invasioni di campo" organizzato da Aldo Dolcetti (collaboratore di Allegri alla Juve), Gigi Buffon ha così ripercorso alcuni momenti della sua carriera:

"Academy? Partita un po' per orgoglio, perché nel ruolo noi italiani eravamo anni luce avanti e mi dispiace che ci stiano rubando lo scettro. Vorrei che l'Italia tornasse a primeggiare, ma anche per ridare indietro tutto quello che ho avuto nella mia carriera. Ho dato tanto al calcio ma ho pure avuto tantissimo. Quando parlo i ragazzini pendono dalle mie labbra e questo mi fa capire che posso incidere. Riuscire a dar loro una mano mi farebbe piacere. Ritorno al Parma? Il motivo è una sommatoria: dai miei genitori ho imparato tante lezioni, la più importante l'ho appresa da mia madre. Mi ha sempre detto "comportati bene, fai qualche rinuncia e la vita ti ripagherà con gli interessi". Ho cercato di mettere sempre in pratica questo insegnamento e all'inizio è stato faticoso rinunciare a qualcosa in una professione dove l'ego è tanto. Poi invece ho capito che facendo così la vita mi ha ridato molto di più di quello che meritavo. Proseguo così perché ci credo tanto.

Psg?È stata la classica botta di c**o. Ho avuto l'opportunità di giocare in una squadra imbarazzante a livello qualitativo. Parlando coi ragazzi quando sono tornato alla Juve ho sempre detto che una sensazione di forza tale l'ho provata solo in un anno in bianconero. Ero convintissimo che saremmo andati fino in fondo, vincendo partite in modo davvero facile. Poi si diventa presuntuosi e la vita ti castiga. L'anno della mia carriera che ricordo con più piacere è proprio quello al PSG. Il rispetto che ho avuto in Francia non l'ho mai percepito, a Parigi uscivo molto di più per strada. Quell'annata l'ho vissuta con la leggerezza di chi vuole condividere e interagire.

Finali di Champions perse? Cerco sempre di apprendere dai migliori, di rimpianto posso avere la prima finale persa, contro il Milan. La perdemmo ai rigori, ne parai due ma ne sbagliammo tre uguale, quella è stata la gara che qualche rimpianto in più ce l’ha dato. Nelle altre due eravamo nettamente sfavoriti, col Barcellona abbiamo perso meritatamente anche se siamo rientrati in partita, ma loro erano più forti. A Cardiff non abbiamo capito la forza del Real Madrid, che era devastante. Siamo andati lì con troppa sicurezza, troppa convinzione in noi stessi. Il dispiacere è stato che ci siamo sfaldati. Perderla 4-1 è stato avvilente, mi ha fatto davvero male. Il più forte di sempre? Non lo dico per esaltarmi, magari regalo qualche spunto che può far ragionare. Una persona mi ha chiesto: "Ma secondo te sei stato il più forte di tutti?" e io ho risposto che non mi interessava. Forse sono stato il più adatto, sicuramente non sono stato il più debole".