Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus dal 2014 al 2019 e dal 2021 al 2024
Sulle pagine di calciomercato.com, Giancarlo Padovan ha approfondito le questioni di calciomercato della Juventus. In particolare, il giornalista si è concentrato sul binomio nascente tra il tecnico Massimiliano Allegri e il nuovo direttore sportivo Cristiano Giuntoli. Ecco cosa ha detto: “O è stato sincero, o è un furbo di tre cotte. Cristiano Giuntoli, presentato ieri attraverso una assai classica conferenza stampa, quando gli è stato chiesto di Allegri e del rapporto che avrà con lui, non ha sbagliato una virgola. Anche se, forse, non ha detto tutta la verità. E non mi riferisco alla frase: “Noi siamo sicuri che sia il più talentuoso di tutti”, ma alle due precedenti. Ovvero: “Non mi ha chiesto nessun giocatore” e “Vuole puntare sui giovani in questo percorso di crescita”.
Secondo Padovan, le trattative in fase germinale di Franck Kessie e Romelu Lukaku sarebbero invece delle richieste dell’allenatore della Juventus: “Al contrario, quel che Giuntoli non ha detto, è che Max gli ha chiesto Lukaku e magari anche Kessie. Perciò la Juve sarà meno giovane, ma, potenzialmente, più vincente. Oggi ha poca importanza stabilire chi si sia sintonizzato su chi: se Allegri su Giuntoli o, come sembra, viceversa. Il fatto ineludibile è che, almeno per quest’anno, i due devono lavorare insieme e non sono ammessi colpi di scena. Se Allegri tornerà a conquistare lo scudetto continuerà in bianconero. In caso contrario, via libera a Spalletti o a Conte sempre che, nel frattempo, non abbiano trovato casa altrove”.
Infine, il giornalista ha commentato l’idea che quello per la Juventus sia un semplice anno interlocutorio o di riassestamento: “Non è detto che sia un anno di transizione, non è detto che sia il terzo senza titoli. L’ingaggio di Giuntoli e il suo lungo contratto quinquennale sono la dimostrazione che sul mercato la Juve è andata a prendere il miglior direttore sportivo (ha appena vinto uno scudetto con il Napoli grazie anche alle intuizioni Kim e Kvaratskhelia) e lo ha messo accanto ad un allenatore che, nei primi cinque anni alla Juve, ha conquistato altrettanti scudetti, quattro coppe Italia e due Supercoppe italiane. Tantissimo. Anche se è una rendita di posizione ormai scaduta. E Allegri lo sa meglio di tutti gli altri”.
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