Danilo, ex giocatore della Juventus e attuale calciatore del Flamengo, in una lunga intervista rilasciata a O Globo fatta dal ritiro con il Brasile ha parlato della sua avventura vissuta con la maglia bianconera. Di seguito le dichiarazioni del centrale brasiliano:
“Per ovvie ragioni, da professionista ti affezioni ad altri mondi e ad altre maglie. Certamente, il club più importante della mia vita è la Juventus, non l’ho mai nascosto. Per tutto quello che ho vissuto lì, per il club, la città e la storia. La passione per il Flamengo è rimasta lontana, ma giocando lì pensavo che non sarebbe più successo– ha continuato il difensore bianconero-. Pensavo che fossi destinato a trascorrere i miei ultimi anni di carriere alla Juventus, ma la vita è folle e le cose hanno preso una piega diversa. Vale la pena ricordare che se si ripensa alla mia infanzia e giovinezza al Flamengo, le cose sono cambiate molto nel calcio brasiliano. È molto più strutturato in generale, e il Flamengo non fa eccezione. È un club che si è strutturato in modo molto importante per accogliere giocatori come Jorginho, Arrascaeta, Bruno, Pedro, Alex Sandro, Filipe…“.
Poi Danilo ha aggiunto: “Combinando il momento della mia vita alla Juventus, quando ho preso la decisione di trasferirmi, con la ristrutturazione del Flamengo, si è riaccesa quella fiamma. La mia famiglia diceva: “Dai, vieni al Flamengo”. A un certo punto, ho chiamato uno dei miei fratelli e gli ho detto: “Ho questo, questo, questo e il Flamengo”. Lui ha risposto: “Amico, sai già cosa vuoi. Mi chiami, ma sai già dove vuoi andare“.