Capello: "Se Vlahovic restasse sarebbe la cosa peggiore"

Capello: “Se Vlahovic restasse sarebbe la cosa peggiore”

Fabio Capello
Fabio Capello ha parlato a La Gazzetta dello Sport della situazione in casa bianconera, spaziando dalle conferme ai dubbi.

Fabio Capello, ex allenatore della Juventus, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport sulla situazione dei bianconeri:

“Da quel che vedo, tutte le squadre sono ancora un cantiere aperto ma se parliamo di Juve ora è Tudor che dovrà incidere. È subentrato nella parte finale dello scorso campionato ma ha guidato la Juve alla Champions League nelle ultime nove partite di Serie A, ha giocato il Mondiale per club e inevitabilmente ha capito tante cose: lui sa esattamente cosa vuole e cosa gli serve. A partire dall’attacco”.

Il primo tema è l’ingaggio di Jonathan David a parametro zero:

“Sulla carta David è il rinforzo perfetto e con lui la società ha dimostrato che la voglia di migliorarsi c’è ed è forte, e questo è il più importante presupposto quando si inizia a puntellare una squadra in estate. Ora però aspettiamo i risultati. E non dimentichiamoci che Tudor dovrà trovare a David la posizione migliore per farlo rendere al massimo. Ci sono tanti giocatori importanti e con grande potenziale che sono venuti in Italia dopo ottime esperienze dall’estero, ma giocare qui è sempre diverso. Soprattutto per gli attaccanti. Lui è stato acquistato perché alla Juve hanno pensato che potesse fare la differenza ma l’incognita Italia per me c’è sempre finché non li vediamo in campo. E poi, certo, c’è il fattore Juve: non dimentichiamoci che la maglia pesa non solo per chi viene dall’estero. Anche per Vlahovic abbiamo visto che non è andato tutto liscio, e lui veniva dalla Fiorentina”.

Si prosegue con il caso dell’estate in casa Juve, ovviamente Dusan Vlahovic: “Avere un giocatore così importante a livello economico che fino ad ora è stato un po’ dentro e un po’ fuori, con questo tira e molla da “vado” o “resto”, non è una bella situazione e non è semplice da gestire anche perché qualora dovesse rimanere sarebbe la cosa peggiore”.

Capello
Capello

Capello: “Troppi ‘se’ nell’attacco della Juventus, la chiave è la difesa”

È poi il momento di due calciatori attualmente in bilico, per motivi diversi, nel futuro della Juventus, ovvero Randal Kolo Muani e Nico Gonzalez. Sul primo, Don Fabio ha dichiarato: “È arrivato a metà stagione, io lo aspetterei. Ha dimostrato grandi qualità, ma non si sa se riuscirà a giocare ancora nella Juventus o meno, né se il Paris Saint-Germain sarà d’accordo a farlo tornare a Torino. Continuiamo a parlare di un attacco che ad oggi non sappiamo come sarà composto e ci sono ancora troppi condizionali e troppi “se””. Sull’argentino, invece: “Lui non ha confermato le aspettative, aveva potenziale ma non è riuscito a dimostrarlo. Tudor però ha avuto modo di valutare tutti, da quando è arrivato fino alla fine del Mondiale per Club, e se ha capito l’argentino e lo ha inquadrato bene potrà decidere del suo futuro e dire se un giocatore così gli interessa oppure no. Ora sta anche all’allenatore fare una squadra vincente”.

Ma più che il nuovo attacco, per Capello il vero plus della Juventus per la prossima stagione dovrà essere la solidità difensiva:

“Sì, si sogna con l’attacco ma la realtà dice che solo una volta ha vinto il campionato una squadra che non aveva la miglior difesa. Se non sei solido dietro, non vai da nessuna parte. Tutto il resto sono chiacchiere. In tal senso, il rientro di Bremer dopo il lungo infortunio e il recupero al cento per cento di Gatti faranno la differenza lì dietro. Hai due rinforzi di questo spessore già in casa per un reparto così importante come la difesa; alla Juve sanno che non è un fattore da sottovalutare”.

x