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Calvo: “Mondiale per Club è una grandissima opportunità”

Francesco Calvo, Gianluca Ferrero, Maurizio Scanavino, Federico Cherubini e Giovanni Manna
Il dirigente della Juventus ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato del club bianconero e del suo futuro
Cristiano Passa Redattore 

Il Managing Director Revenue & Football Development della Juventus Francesco Calvo, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Calcio & Finanza, ai quali ha parlato del futuro e delle strategie del club bianconero. "Per noi il Mondiale per Club è una grandissima opportunità. Era estremamente importante qualificarci per il futuro della Juventus, non solo per quanto riguarda il tema della sostenibilità economica ma anche per la forza commerciale e l’appeal che il nostro club potrà avere a livello internazionale. Questo detto, c’è un elemento di curiosità per capire come sarà questo Mondiale nella sua prima edizione, con 32 club per un mese negli USA. Non sappiamo bene ancora quale sarà l’impatto del torneo, visto che sarà in un momento della stagione particolare considerando che si giocherà tra metà giugno a metà luglio, sarà molto interessante. Il fatto di essere negli USA è notevolmente interessante, quello nordamericano è un mercato che sta crescendo, anche se non al livello degli altri sport americani tradizionali, visto che comunque il calcio negli USA resta marginale rispetto agli altri sport. Però prima ci sarà il Mondiale per Club nel 2025 e poi la Coppa del Mondo nel 2026, quindi speriamo che anche lì, con la crescita della MLS negli ultimi anni e l’arrivo di Messi, il calcio riesca veramente a sfondare. Noi come calcio non siamo presenti nella quotidianità della vita dei cittadini e delle aziende americane e questo è il fattore che ci penalizza rispetto ai loro sport domestici. Però sicuramente tra il Mondiale per Club, le tournée estive che abbiamo fatto e la Coppa del Mondo il calcio riesce a fare breccia".

"Sul nuovo sponsor di maglia stiamo lavorando. È una sfida importante per noi anche perché era da tanti anni che non andavamo sul mercato per cercare uno sponsor di maglia. Inoltre arriviamo da anni complicati per quanto concerne l’immagine del brand Juventus, questo è un dato di fatto. Poi c’è una considerazione più generale: per il prestigio del nostro blasone è difficile trovare il partner adatto ma la grandezza del nostro marchio si definisce anche da quanti no riusciamo a dire visto che non siamo un marchio per tutti. In questo momento è molto difficile dire di no ma siamo ancora nella fase in cui diciamo tanti no alla ricerca del partner giusto. A livello prettamente commerciale Milano offre opportunità superiori rispetto a Torino. Il nostro team commerciale è stabilmente nel capoluogo lombardo, che alla fine è il centro economico italiano. Parlavo con dei colleghi di Ferrari: Maranello è un paesino nel modenese, visitarlo è un’esperienza incredibile, però anche loro hanno aperto un ufficio a Milano che commercialmente conviene anche solo per comodità. Noi per quanto siamo vicini, scontiamo questo problema. Ogni tanto sogno di essere a Milano come società, ma ci sono già due squadre e non ci sarebbe spazio. Detto questo, siamo orgogliosi di poter rappresentare Torino nel mondo, una città a cui siamo storicamente molto legati e che anche i nostri tifosi, italiani e internazionali, considerano casa, una città alla quale Juventus apporta valore in termini di notorietà ed in termini economici, visto l’impatto che ogni partita della Juventus ha sul territorio".

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