Chi pensava che la qualificazione in Uefa Champions League – una manna dal cielo, sia ben chiaro – avrebbe risolto tutti i problemi della Juventus si sbaglia di grosso. La situazione finanziaria non è drammatica, assolutamente, ma deve essere ben ponderata visto lo che gli investimenti fatti un anno fa non hanno fruttato nulla. A partire da Thiago Motta, esonerato a inizio 2025. Ecco perché il lavoro che ha tra le mani Damien Comolli, direttore generale della Juventus, in termini di calciomercato, è molto delicato. Bisogna migliorare la rosa tenendo d’occhio i conti. E in questo senso, l’aiuto potrebbero arrivare dalle cessioni. Alcuni giocatori sono sulla lista dei partenti e da quelle partenze – auspicate – potrebbero arrivare i proventi utili a rinforzare la rosa di Tudor.
Juventus, presa una decisione di calciomercato: 120 milioni sul piatto
Cedere per vendere, quindi. Ma cedere chi? Il primo a salutare potrebbe essere Samuel Mabngula. Il belga, che con Thiago Motta aveva mostrato segnali di crescita, ha perso terreno sotto la gestione di Igor Tudor ed è finito ufficialmente tra i cedibili. Attorno a lui si è già formata una vera e propria corsa: Wolfsburg, Stoccarda, Fulham, Bournemouth, Bologna e Monaco. La Juventus punta a incassare tra gli 8 e i 12 milioni di euro dalla sua cessione. Seguono Douglas Luiz e Nico Gonzalez, delusioni della scorsa finestra di mercato. La Juve punta a racimolare almeno 70 milioni dalle loro eventuali uscite. Poi c’è Timothy Weah, ormai ai margini del progetto. Dopo il fallimento della trattativa con il Nottingham Forest, il Marsiglia si è mosso per lui. Il prezzo fissato è di circa 15 milioni di euro. Infine, come non citare Dusan Vlahovic. La scadenza di contratto nel 2026 è un grosso ostacolo, la Juve punta lo stesso a incassare una trentina di milioni. Se tutto dovesse andare come deve: ci sarebbero 120 milioni di euro, sul piatto, da reinvestire per le entrate.
