La questione legata al futuro di Kolo Muani fa parlare. Per mesi, ogni tentativo è stato rispedito al mittente. I francesi non ne volevano sapere: o obbligo di riscatto, o niente. Nessuna apertura a un altro prestito senza garanzie. E invece adesso qualcosa si muove. Piccoli segnali, qualche spiraglio. Perché la Juventus non ha mollato la presa su Kolo Muani. Anzi, rilancia.
Comolli spiazza tutti: la mossa su Kolo Muani
La chiave è la formula. Che resta quella preferita dai bianconeri: un prestito con diritto. Ma stavolta c’è una novità concreta. L’offerta che la Juve sta per recapitare al PSG prevede un prestito oneroso — si parla di circa 10 milioni — con un riscatto che sì, parte come diritto, ma si trasforma in obbligo al raggiungimento di obiettivi piuttosto “leggeri”. Una specie di ponte tra i desideri di Torino e le rigidità di Parigi. Damien Comolli, che col PSG ha voce in capitolo nelle trattative, continua a spingere per una cessione definitiva senza troppe clausole. Ma la Juventus ci prova lo stesso, alzando l’asticella economica e sperando che basti per scalfire le resistenze. Perché la voglia c’è. E anche il progetto. Kolo Muani lo sa bene. I mesi a Torino lo hanno convinto: ambiente giusto, fiducia, sensazioni positive. Randal aspetta. Non fa rumore, non forza. Ma spera. E in fondo, lo sanno tutti: quando un prestito è così oneroso, è spesso solo il preludio a un acquisto già scritto.
