TORINO – Il difensore della Juve, Medhi Benatia, ha parlato ai microfoni di Goal.com in occasione del suo trentatreesimo compleanno. Di seguito riportiamo le sue risposte.
Benatia, oggi spegne 33 candeline, come arriva a questo appuntamento?
“Mi sento bene. Mi ritengo fortunato e orgoglioso del percorso fin qui fatto. A causa di questo maledetto coronavirus ho avuto anche un po’ più di tempo per pensare a quanto ho avuto dalla mia carriera. Ma guardo sempre avanti. Mi sento ancora giovane, mi alleno tutti i giorni e sono in forma. E ho una famiglia stupenda, che è l’aspetto più importante”.
Le vie del calcio l’hanno portata in Qatar, come procede?
“Meglio di quanto pensassi inizialmente, onestamente. Un paese in cui si vive perfettamente, c’è grande tranquillità e rispetto. Per quanto riguarda il calcio, ovviamente, non stiamo parlando del campionato più competitivo al mondo. Ma è in crescita, specialmente in vista dei Mondiali del 2022. Le squadre stanno migliorando e, dall’estero, stanno arrivando ottimi giocatori come Mandzukic e Brahimi”.
A proposito di Juventus: è vero che ha deciso di andarsene per un rapporto non esaltante con Allegri?
“Allegri è un grande allenatore ed è una grande persona. Non avevo problemi né con lui né con nessun altro. Ma mi ha fatto delle promesse che non ha mantenuto. In ritiro, negli States, il mister mi disse che sarei partito titolare con Chiellini. E che Bonucci avrebbe dovuto guadagnarsi il posto. Leo è un campione, però era previsto che iniziassi io e, magari, al primo errore avrebbe potuto giocare un altro al mio posto. Com’è giusto che fosse. Le cose, in quel momento, andavano piuttosto bene. Avevo realizzato una doppietta in finale di Coppa Italia e stavamo parlando di rinnovo contrattuale. Dopodiché, mi sono ritrovato a fare 4 panchine senza giocare nemmeno un minuto. Allora, evidentemente, Allegri mi aveva preso in giro; ho iniziato a perdere la testa e gli ho detto che non avrei mai più giocato alla Juve finché sarebbe stato lui l’allenatore. Ma con la società ho un rapporto straordinario, ancora adesso ci sentiamo e sono felice di aver potuto lavorare con queste persone. Perché è il massimo a cui si possa ambire”.
In bianconero, inoltre, ha fatto in tempo a conoscere un certo Cristiano Ronaldo:
“E’ il numero uno in assoluto, come calciatore e come persona. E’ molto intelligente, anche fuori dal rettangolo di gioco. Il suo cervello va sempre più veloce rispetto a quello degli altri. Sono contento di essere suo amico. Gli auguro sempre il meglio, perché è semplicemente infinito”.
Come vedrebbe Guardiola un giorno alla Juve?
“Può essere sicuramente un profilo giusto, ma secondo me anche Sarri ha un’ottima idea di calcio. Quest’anno, magari, è stato un po’ più complicato per la Juve, ma il cambiamento richiede sempre pazienza. E non dobbiamo dimenticarci che parliamo di una squadra ancora in corsa per vincere tutto. Dunque, il lavoro proposto finora è stato di livello. E non penso sia giusto parlare di altri allenatori in questo momento, i bianconeri ne hanno uno bravo”.
A 33 anni si può avere qualche rimpianto?
“No, non ho tempo. Non mi piace guardare indietro. Non mi piace dire “avrei dovuto fare questo o quello”. Sono contento, va bene così. Sarebbe potuta andare molto peggio. Quindi, no, nessun rimpianto”. Ma attenzione perché in queste ore sono arrivate anche alcune pesantissime novità per il mercato bianconero: doppia maxi offerta in arrivo, Paratici ha già deciso! >>>VAI ALLA NOTIZIA
