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Pazzini: “La vittoria con la Juve dello scorso anno fu la scintilla della nostra stagione”

Giampaolo Pazzini esulta dopo un gol messo a segno con il Verona

Le dichiarazioni dell'ex attaccante, decisivo nella vittoria dei veronesi per 2-1 della passata stagione

redazionejuvenews

Tramite un'intervista ai canali ufficiali dell'Hellas Verona, Giampaolo Pazzini ha ricordato la vittoria dei gialloblù sulla Juve nella passata stagione:

"Venivamo da un periodo molto impegnativo, dove prima di ospitare la Juventus avevamo affrontato Milan e Lazio in trasferta. Da Milano e Roma uscimmo con due pareggi, dove avremmo meritato anche qualcosa di più. Il risultato prestigioso contro la Juve fu poi il culmine. Eravamo in grandissima fiducia. Alla vigilia della sfida con i bianconeri c'era la sensazione di voler fare l'impresa grazie anche alla spinta pazzesca del Bentegodi strapieno. Nessuno quell'anno aveva pronosticato il grande campionato che stavamo facendo. Il pubblico ci infondeva tutta la sua fiducia, in qualsiasi azione o contrasto. Gol Ronaldo? Il mister mi dice di entrare, mi cambio, guardo quanto manca e provo a far qualcosa, qualsiasi cosa per evitare il contraccolpo psicologico. Prima un colpo di testa parato da Szczesny, sponde, una scossa generale i compagni per accendere la scintilla e provare a rimontare la partita.

Il mio gol? Sono sul secondo palo, Kumbulla va a saltare e Bonucci allarga il braccio. Quando l'arbitro è andato al Var, era quasi sicuro che avrebbe dato il rigore. E io ero sicuro che l'avrei battuto. Sono passati lunghi attimi con la palla in mano, e in quei momenti per la mente ti passano tanti pensieri: era un pallone importantissimo, con lo stadio pieno.... Esultanza? Quando ho visto che l'avevo calciato talmente bene che era gol è stata la gioia pura, quei secondi di felicità in cui non capisci bene dove sei. Ancora oggi, rivedere le immagini di me sotto la curva insieme ai compagni a esultare, fa capire quanto fosse e sia unito quel gruppo! Al fischio finale siamo rimasti tutti sul campo più del solito. Quelle immagini, quelle bandiere, sono cose che ti ricordi anche negli anni a venire. Cose belle da ricordare, sono contento di averle vissute in prima persona. C'era felicità perché era l'apice della stagione, una chiusura del cerchio. Anche se non eravamo aritmeticamente salvi, da quella vittoria sulla Juve finì il nostro status di semplice neopromossa e il Verona venne considerata definitivamente una squadra importante, rognosa da affrontare. E chiudemmo in bellezza una settimana in cui nessuno avrebbe pensato che avremmo fatto 5 punti tra Milan, Lazio e Juventus."

 

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