Blaise Matuidi, ex calciatore della Juve, ha detto la sua sui bianconeri. Ecco le sue parole a Tuttosport: “Ricordo il giorno del mio arrivo in sede: capii subito di trovarmi in una realtà fuori dal comune. Un’istituzione gigantesca, per storia, blasone, strutture. Insomma, un club forte forte. Le persone che ci lavoravano avevano un ambizione smisurata. Non voglio dire che al Psg non fosse così, ma era la prima volta che mettevo piede al di fuori della Francia…. Allegri? Con il mister ho tuttora un rapporto eccezionale. L’ho sentito giusto l’altro ieri per messaggio. Oltre ad essere un grande tecnico è una persona splendida. E questo è un vantaggio non da poco quando ti ritrovi ad allenare dei campioni. Se ha vinto tanto è anche per via delle sue qualità umane. In quegli anni è stato bravissimo a gestire lo spogliatoio. A me ha sempre parlato con un fare paterno, come se fossi suo figlio. Grazie a lui mi sono ambientato subito”.
Su Ronaldo

“Cristiano era un professionista impressionante, ossessionato dal lavoro. Una sera rientrammo alle 2 di notte alla Continassa dopo un match di campionato per recuperare le macchine… Eravamo sfiniti, eppure lui andò da Benatia e lo convinse ad accompagnarlo in palestra per un po’ di lavoro di scarico. Ho pensato fosse pazzo. Ronaldo era così: non si fermava mai. È questo il segreto del suo successo e del perché riesca a fare la differenza ancora oggi. Nel cuore conservo dei ricordi di quegli anni indimenticabili. Avevamo un bel gruppo, era un piacere stare insieme. Il più pazzo? Dico Pinsoglio: sorrideva sempre e ne combinava una dietro l’altra. Ogni volta che mi vedeva mi cantava una canzoncina in francese. Poi c’era Gigi… Uno dei portieri più grandi di tutti i tempi. La cosa che mi piaceva di più di lui era la sua semplicità”. Intanto ecco le parole di Capello<<<