Il sito ufficiale della Juventus ha pubblicato una nota sui bianconeri. Ecco il comunicato: “Il progetto ICONA, promosso dalla Juventus per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’UNESCO, ha vissuto un’altra serata di grande prestigio in occasione del Derby d’Italia. Ospite speciale del Legends Club per Juventus-Inter è stato Edoardo Fumagalli, chef della rinomata Locanda Margon, simbolo dell’alta gastronomia trentina, in collaborazione con Ferrari Trento. Un servizio d’eccellenza per una serata speciale «Servire in un contesto così prestigioso come il Legends Club è stato un onore e una grande responsabilità. Abbiamo curato ogni aspetto: per vivere bene una situazione del genere bisogna lavorare molto bene nel background, nelle preparazioni, perché tanti piatti, al momento del servizio, necessitano solo di una rifinitura, quindi se tu hai lavorato bene in preparazione poi riesci a concentrarti di più sul dettaglio”.
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“Sicuramente si tratta di un servizio particolare. Grazie allo spirito internazionale di Ferrari sicuramente capita di vivere diverse tipologie di eventi in situazioni completamente diverse tra loro. Si va dalla nave da crociera in cui siamo presenti con gli spazi “bollicine” e durante l’anno organizziamo momenti in cui si servono 2.000 coperti fino agli eventi di nicchia in cui celebriamo l’eccellenza» Una cucina che racconta il territorio Chef Fumagalli ha colto l’occasione per portare in scena una selezione di piatti che esaltano le eccellenze del Trentino, una terra che definisce “fortunata” per la ricchezza di ingredienti di altissima qualità. «Il Trentino è una regione straordinaria dal punto di vista gastronomico: abbiamo prodotti unici come il salmerino dei laghi dolomitici, le carni di altissimo livello della Val Rendena e una tradizione di distillati che rendono ogni piatto speciale». Il menu della serata ha celebrato questa tradizione con tre piatti emblematici: Salmerino dei laghi dolomitici, guancia di Vitellino della Val Rendena e uno zabaione freddo alla grappa Solera di Segnana. «Abbiamo voluto proporre piatti che rappresentassero il nostro territorio, che raccontassero una storia e che potessero essere un’esperienza sensoriale completa per gli ospiti della Juventus”. Intanto ecco le parole di Damascelli<<<