Intervistato per TJ, Ivano Bonetti ha parlato della Juventus osservata dall’arrivo in panchina di Igor Tudor. Ecco le sue parole: “Meglio tardi che mai! Ormai si vedeva l’andazzo, ora possiamo dire che i giocatori sono tornati al centro del villaggio. E’ arrivato un allenatore che concede molta libertà ed è più aggressivo, oltre a dare continuità alle scelte. Hanno ricominciato a fare le cose che danno più tranquillità alla squadra. Finalmente si è tornati a fare le cose da Juventus e da calcio vero. Lo chiamano calcio moderno ma non si possono inibire le qualità individuali di un giocatore per il gioco di squadra, ci deve essere sempre un equilibrio”.
Bonetti: “Yildiz? Senza l’esaltazione dell’estro non vai da nessuna parte”

L’ex bianconero ha proseguito: “Si può avere un’organizzazione nel recupero palla, ma senza l’esaltazione dell’estro non vai da nessuna parte. Altrimenti nessuno si assume più le responsabilità. Ora si è ristabilita la gerarchia dell’individualità, d’altronde Tudor conosce bene l’ambiente e quando arrivi alla Juve devi fare l’allenatore. Non di più. Lui valuta l’individualità in base ai principi che sono sempre quelli, non è che il calcio lo hanno inventato ieri mattina. Si è portata l’impostazione del calcetto con questi continui scambi di posizione, ma il campo a 11 è molto più grande e la scelta che prende il giocatore è molto importante. L’esempio è lo stesso Yildiz che sta trovando continuità e tirerà fuori tutte le sue qualità, altrimenti uno vale l’altro”. Leggi anche le parole di Capello su Tudor <<<