Luca Marrone, una vita passata nelle giovanili della Juventus, con cui ha giocato anche in prima squadra dal 2011 al 2023, e poi una carriera in giro per l’Italia, è stato intervistato da TuttoSport, e ha parlato del nuovo dt della Juventus François Modesto, che ha incontrato nel 2022 al Monza. Ecco le sue prime impressioni sul dirigente:
«Quando era arrivato a Monza, l’ho notato subito: è un ragazzo giovane, con un approccio giovane. In quei mesi condivisi ho potuto apprezzare quanto fosse aperto al dialogo. Era l’anno dei Mondiali d’inverno, poco dopo per me finì l’avventura in Brianza. Ricordo che si parlava ogni tanto della sua carriera, di quando aveva giocato in Italia. E delle esperienze all’estero, in Inghilterra e Grecia. In fondo, sì, si capiva quanto fosse ambizioso».
Sul suo ruolo di tramite tra i giocatori e la società:
«…va considerato come una figura intermedia tra la Società e i giocatori. Spesso era con noi. Lo trovavi a far colazione tra i ragazzi: era lì e si chiacchierava. Poi quando c’erano da prendere decisioni, naturalmente, non si tirava indietro. Con personalità».
Sull’esperienza internazionale:
«…Con qualche straniero si cimentava nella sua lingua, parla un ottimo italiano ovviamente. Ed è un vantaggio grosso, quello di riuscire a esprimersi perfettamente. Niente incomprensioni».
Marrone: “Modesto è uno che va in giro a vedere partite”
Su ciò che può dare alla Juventus:
«Ha già maturato una buona esperienza in Europa: può portare qualcosa in più, di diverso. Sono convinto che farà bene».
Sull’abitudine di osservare dal vivo le partite e i calciatori:
«Lo sappiamo: ultimamente si guardano tanto i numeri, ma vedere le partite per me resta la base. Se noti un calciatore dal vivo puoi valutarlo totalmente, capirme le doti di leader. Che tipo è François? Uno che va in giro a veder partite. Credo voglia fare ancora quello».
Infine, una valutazione sulla Juventus in generale.
«Sono fiducioso. E contento della conferma di Tudor: farà bene».
