In occasione dell’evento di presentazione del Memorial Niccolò Galli, Alessandro Del Piero è stato intervistato per parlare di diversi argomenti riguardanti il mondo del calcio. Tra questi, la storica bandiera bianconera ha parlato proprio degli ultimi anni vissuti dalla Juventus. Ecco le sue parole: “È passata tramite ‘terremoti’ e ‘tsunami’, cambiamenti, quindi si fa fatica delle volte per le scelte, per quello che si esprime in campo o perché altri sono più bravi. Ci sono società che hanno raggiunto livelli altissimi. Quando si fanno le valutazioni del nostro campionato e si dice che Juventus e Milan devono arrivare quarti, bisogna pensare che non è semplice nemmeno arrivare in Europa. Ci sono realtà come Atalanta e Bologna, soprattutto la Dea che ha vinto l’Europa League recentemente, che 7-8 anni fa non si pensava potessero raggiungere certi livelli”.
Del Piero: “Il calcio si è evoluto. Oggi è un altro sport”

Inoltre, in merito alla trasformazione dei numeri 10 e i numeri 7 nel calcio, Del Piero ha aggiunto: “Ho fatto parte di una generazione in cui c’erano 3 giocatori mostruosi stranieri come Platini, Zico e Maradona, ma altri come Antognoni che illuminavano. Il calcio poi si è modernizzato con la mia era ed è cambiato. Si parla di fisicità, ma per me il cambiamento più essenziale secondo me è il regolamento, che ha incasinato gli arbitri e anche i calciatori. È un altro sport: per gli attaccanti è più semplice, per i difensori più difficile e per i portieri ancora peggio. Il calcio si è evoluto, molti studiano tanto e osservano tanto, la tecnologia ha un grande ruolo, ora vediamo e valutiamo tutto, ci sono tante altre dinamiche. Poi i settori giovanili sono in una crisi profondissima”. Leggi anche la rassegna stampa di oggi sulla Juventus <<<