Alessandro Calori, ex calciatore del Perugia, famoso per il gol contro la Juve, ha detto la sua su quella gara. Ecco le sue parole su Repubblica: “Quel diluvio dura da 25 anni. Feci gol al volo alla Juve e le tolsi uno scudetto all’ultimo respiro, io, tifoso juventino, cresciuto nel mito di Scirea. Non fu una partita, ma un segno del destino. Fu assurdo, vivemmo dentro una bolla. Un’ora e un quarto di sospensione tra il primo e il secondo tempo, Collina che telefonava e chiedeva cosa fare, noi nel tunnel che pareva un lago ad aspettare, la Juve che poi prese gol e capì immediatamente di essere caduta dentro una maledizione da cui non si esce. Ma non è vero che ci chiesero di rallentare: stavano tutti zitti, quasi increduli”.
Su quella Juve

“Oggi ripenso che c’erano Materazzi, Zidane, Conte, Ancelotti…Respinta corta di Conte, palla verso di me, la stoppo di petto e al volo la calcio nell’angolino. L’avessi lasciata cadere, sarebbe scappata via. Van der Sar era coperto da Montero: non la vide neanche partire. Io la colpii d’esterno, a girare: imparabile». Antonio sbagliò un rinvio e segnai: il mio riscatto dopo mesi di sospetti. Mi chiamarono traditore diventai un buon libero nella difesa a tre”. Intanto ecco le parole di Zoff<<<