Kenan Yildiz continua a far parlare. Ovunque. Il talento turco della Juventus è finito nel mirino del Barcellona, che sogna di portarlo al Camp Nou. E non è solo: club di Premier, e non pochi, hanno già bussato per chiedere informazioni.
Laporta lo sa bene: prenderlo non è semplice. Non adesso, non con i conti del Barça così delicati. Eppure in Catalogna ci provano lo stesso, studiano formule creative, cercano strade alternative. Qualcosa che possa avvicinarli a Torino, anche solo per sedersi a un tavolo.
Intanto il valore di Yildiz cresce. Giorno dopo giorno. Il 2005 bianconero ha fatto esplodere le sue quotazioni: tocco di palla elegante, dribbling secco, visione negli ultimi metri. Salta l’uomo, accende la partita, decide le azioni. Qualità che piacciono a tutti e che in Europa non passano inosservate.
A Torino il discorso è diverso. Molto. La Juventus non vuole cederlo, punto. Dirigenza convinta, tifosi già innamorati. Per loro Yildiz è il futuro, l’uomo su cui aprire un nuovo ciclo. Anche davanti a offerte enormi la risposta resta sempre quella: no.
No, perché è lui il progetto. È lui l’idea di squadra che verrà.
E il mercato? Non dorme mai. Il Barça osserva, la Premier aspetta, altri club si muovono nell’ombra. Tutti a guardare Yildiz, il ragazzo che a 19 anni è già il centro di un duello che promette scintille nelle prossime finestre di mercato. La Juve, per ora, stringe forte. E non molla.