Un ragazzo del 2006 che porta già sulle spalle la maglia della nazionale montenegrina. Non è poco. Vasilije Adžić, trequartista di talento, è arrivato alla Juventus con le solite etichette: prospetto, futuro, investitura da predestinato. Ma la realtà, per ora, è diversa. La consacrazione non arriva. Anzi, fatica persino a ritagliarsi uno spazio vero.
Il punto è semplice. E complicato insieme. La Juve ha troppi giocatori sulla trequarti. Troppa concorrenza, troppe gerarchie. Per uno che deve crescere e farsi vedere, diventa quasi impossibile. Così Adžić si allena, lavora, intriga chi lo vede ogni giorno… ma poi la domenica resta in panchina. O sparisce dai radar.
Va detto: il talento non manca. Si vede nei tocchi, nella visione, in quelle giocate tra le linee che ha nel DNA. Ma senza campo resta tutto potenziale. E il rischio – perché c’è – è che finisca in un limbo, come già accaduto ad altri giovani bianconeri.
E allora? E allora si ragiona. Restare a Torino, sperando che qualcosa cambi, oppure partire a gennaio per cercare minuti. Anche un prestito, poco glamour magari, ma utile. Perché di minuti veri ne ha bisogno, e subito. Accumulare esperienza, fare errori, prendere colpi. È così che si cresce.
In realtà la Juventus ci pensa. Non vuole bruciarlo, ma nemmeno perderlo di vista. Un prestito “controllato”, in un campionato che gli permetta di giocare, potrebbe essere la soluzione. Tutto dipenderà dai prossimi mesi. Se Tudor troverà il coraggio (o la necessità) di dargli spazio, il discorso cambia. Se invece la porta resterà chiusa, a gennaio si aprirà uno scenario diverso. E a quel punto la partenza diventerà quasi inevitabile. Non sarebbe la prima volta: altri giovani sono passati per lo stesso percorso. Alcuni sono tornati indietro rafforzati, altri hanno perso il treno. Adžić dovrà stare attento, perché non avrà infinite occasioni.
La sensazione, comunque, è che il ragazzo abbia troppo talento per essere lasciato a languire. Lo sanno a Torino, lo sanno i suoi agenti, lo sanno anche gli osservatori che già lo seguono da fuori. Per questo i prossimi mesi valgono doppio: o riesce a ritagliarsi spazio alla Juventus, o dovrà farlo altrove.
Il nome di Vasilije Adžić tornerà a circolare forte nel calciomercato invernale. Perché un 2006 con queste qualità non può restare in panchina. E la Juve, se vuole davvero puntarci, dovrà decidere presto che strada fargli prendere.