Giuseppe Bergomi, bandiera dell’Inter e oggi voce di Sky, ha parlato a Il Messaggero toccando un po’ tutti i temi caldi. Dal saluto a Simone Inzaghi fino ai casi Tudor e Vlahovic.
Inzaghi. “Prima di tutto – dice – un saluto a Simone. Ha fatto giocare l’Inter come nessuno mai. La squadra non era la più forte, ma la più brava sul campo. Ha vinto, ha perso, ma sempre con rispetto. Se n’è andato perché sentiva che qualcosa non andava. Tornerà, come Pioli: ha ancora tanto da dare”.
Chivu. “Bravo ragazzo, educato, rispettoso. All’apparenza sembra fragile, in realtà è tosto. Il rischio più grande è suo: non è chiaro cosa voglia fare la società. Sono arrivati nuovi giocatori ma non sono titolari. Ripartirà dai soliti veterani più Frattesi”.
Lookman. “Se arriva? A tre punte? Allora bisogna cambiare tanto. A due, invece, qualcuno tra lui, Lautaro e Thuram dovrà riposare a turno. Domande importanti, risposte poche”.
Gasperini. “Ha cambiato il calcio. L’Europa League e le Champions lo hanno portato in vetrina. A Roma può aprire un ciclo, ma serve pazienza e una squadra fisica. Oltre a Dybala al top, servono altri acquisti”.
Sarri. “Un ritorno bello da vedere. Il suo 4-3-3 si è già visto nelle amichevoli: fase difensiva subito più solida. Voglio capire come si muoveranno Dele-Bashiru e Tavares. Niente coppe? Un vantaggio per la Lazio”.
Conte. “Pensavo andasse via, ma De Laurentiis lo ha convinto. Ora ha alternative vere: Lucca per far respirare Lukaku, De Bruyne per fare subito la differenza. Colpo super”.
Modric. “A 40 anni può trasformare lo spogliatoio e portare mentalità vincente al Milan”.
Allegri. “Risultatista che stimo. Non ha l’Europa: pericoloso in zona scudetto”.
Vlahovic. “A Milano mi intriga. Alla Juve non è più sereno. Se messo nelle condizioni giuste, fa la differenza. È emotivo”.
Tudor. “Ha sempre idee chiare. La Juve di Dortmund lo ha dimostrato”.
Donnarumma. “Gigio ha carattere. Farlo fuori perché non gioca bene coi piedi è assurdo. In porta resta il numero uno al mondo”.