senza categoria

Cannavaro: “Vittoria della Serie A? Mai dare per morta la Juventus”

Cannavaro: “Vittoria della Serie A? Mai dare per morta la Juventus” - immagine 1

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Fabio Cannavato ha parlato del campionato di Serie A: la Juventus è partita male, ma...

redazionejuvenews

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex Juventus Fabio Cannavaro ha parlato dei candidati per il Pallone d'Oro: “Cinque italiani presenti? Era dai tempi della mia vittoria del trofeo che non succedeva, dunque è un bel segnale. Jorginho è il più accreditato, anche se sono convinto che vincerà Messi. Barella e gli altri meritano tutti, ma ci doveva essere nel gruppo anche Chiesa, per quello che ha fatto vedere. Bonucci e Chiellini continuano a essere una grande coppia, nonostante gli anni. Ecco in prospettiva azzurra abbiamo ottimi centrocampisti e attaccanti ma ci mancano difensori centrali. Sta crescendo bene Bastoni, ma se non verranno fuori altri uomini credo che Roberto Mancini dovrà prendere in considerazione anche la difesa a tre”.

Poi sul campionato di Serie A, il difensore ha aggiunto: “Con la squadra al completo il Napoli non teme nessuno e può davvero vincere lo scudetto. Spalletti è anche un po’ cambiato, in positivo. Nel senso che senza togliere bellezza al suo gioco, è diventato più concreto nello schierare in campo i propri uomini. E la squadra dà risposte eccellenti sul piano della solidità, sembra di sbattere contro un muro giocando contro di loro”.

Il Napoli è quindi la squadra favorita al titolo? “No, però chi vorrà vincere il titolo dovrà batterli e non sarà per nulla semplice - Ha esclamato Cannavaro -. Vedo favorite le milanesi, soprattutto l’Inter e non solo perché ha lo scudetto sul petto. Quella nerazzurra è squadra forte e compatta. E poi mai dare per morta la Juventus. È partita male, ma se poi batti il Chelsea vuol dire che i valori ci sono. Allegri dovrà darle equilibri migliori e continuità, perché non è un caso che mancando Ronaldo si subiscano più gol: perché gli altri devono “alzarsi” di più per segnare. In prospettiva più lunga, perché è in primavera che si deciderà la corsa scudetto, per il Napoli preoccupa la Coppa d’Africa. Spalletti perderà per un periodo lungo l’attuale asse portante della squadra: Koulibaly-Anguissa-Osimhen”.