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Super League, la politica si oppone. Boris Johnson: “Dannosa”. Macron: “Progetto sbagliato”

La politica si oppone alla nuova Super League

redazionejuvenews

TORINO - Anche la politica si oppone alla nuova Super League. Queste le parole del premier britannico, Boris Johnson: "Molto dannosa per il calcio. I club coinvolti devono rispondere ai loro tifosi e alla più ampia comunità del calcio prima di fare nuovi passi". Anche il premier francese Macron si è opposto: "Sostengo la posizione dei club francesi, che si sono rifiutati di partecipare al progetto che mette a repentaglio il principio di solidarietà e di meritocrazia nello sport, progetto sbagliato".

 Andrea Agnelli e Cristiano Ronaldo

Le reazioni sono scattate dopo il comunicato congiunto dei 12 club partecipanti alla Super League, la cui la nota recita così: "Juventus Football Club S.p.A. annuncia la sottoscrizione di un accordo con altri top club europei, ossia Associazione Calcio Milan S.p.A., Arsenal Holdings Limited, Club Atlético de Madrid S.A.D., Chelsea Football Club Limited, Football Club Barcelona, F.C. Internazionale Milano S.p.A., The Liverpool Football Club and Athletic Grounds Limited, Manchester City Football Club Limited, Manchester United Football Club Limited, Real Madrid Club de Futbol e Tottenham Hotspur Limited, per la creazione di una nuova competizione calcistica europea, la Super League. I club hanno concordato di partecipare alla Super League con un progetto di lungo termine. È previsto che altri top club europei aderiscano al progetto Super League, così da costituire un nucleo di club composto da un numero massimo di 15 membri fondatori permanenti, ai quali, in ciascuna stagione sportiva, si aggiungeranno altri club secondo un processo di ammissione, per un totale di 20 club". Queste le parole di Andrea Agnelli, che sarà il nuovo vicepresidente della Super League: "I 12 Club Fondatori hanno una fanbase che supera il miliardo di persone in tutto il mondo e un palmares di 99 trofei a livello continentale. In questo momento critico ci siamo riuniti per consentire la trasformazione della competizione europea, mettendo il gioco che amiamo su un percorso di sviluppo sostenibile a lungo termine, con un meccanismo di solidarietà fortemente aumentato, garantendo a tifosi e appassionati un programma di partite che sappia alimentare il loro desiderio di calcio e, al contempo, fornisca un esempio positivo e coinvolgente".