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Sconcerti: “Pirlo più che inventore sembra alchimista, sua Juve sembra superiore al Milan”

Il tecnico della Juventus Andrea Pirlo

Il giornalista ha parlato

redazionejuvenews

TORINO - Il noto giornalista, Mario Sconcerti, ha parlato attraverso il suo editoriale per il Corriere della Sera di vari temi, tra cui la lotta per la conquista del campionato di Serie A: "Per capire quello che sta accadendo bisogna abbandonare i risultati di giornata e andare più lontano. Sono oltre due mesi che Atalanta e Inter camminano alla stessa velocità, punto dopo punto. Vuol dire che la migliore Inter della stagione non ha preso un punto all’Atalanta, ma anche che in 11 partite l’Atalanta non ha recuperato niente. Prendiamo il Milan. La sua vittoria a Verona significa molto, soprattutto significa resistenza. Il Milan vince sempre in trasferta perché è eccezionale nel soffocare gli altri. Questo gli viene da avere una squadra corta e di buona qualità. Credo sia la squadra a cui sono stati via via tolti i giocatori più importanti, Bennacer, Calhanoglu, Ibrahimovic, toccando al minimo la differenza. È messa bene in campo, ogni giocatore, si occupa dei suoi metri quadri. E fa dare il minimo agli avversari. Ma in 11 partite il Milan ha perso 6 punti dalla Juve e 4 dall’Inter, entrambe con una partita in meno. Questi punteggi sono immarcabili in certe zone di classifica.

 Mario Sconcerti

La parte sorprendente del nuovo anno è infatti la crescita della Juve. L’Inter la lasciamo a domani, oggi è la Juve la squadra che avanza. Se batte il Napoli nel recupero arriva addosso al Milan. Si è trovata una larghezza di visioni che le erano all’inizio negate. Sabato ha battuto la Lazio giocando senza Ronaldo e con un centrocampo quanto meno strano: Ramsey-Rabiot-Bernardeschi, nessuno di questi senza un ruolo corretto. Pirlo più che un inventore sembra un alchimista, ma la sua Juve mi sembra superiore al Milan, che da troppo tempo perde troppe partite. E che 8 successi li ha costruiti segnando il primo gol su calcio da fermo, 7 rigori più Krunic. Non si scandalizzino i milanisti se qualcuno sottolinea il numero dei rigori. Va studiato perché è eccezionale. Non solo il numero assoluto, 16, ma soprattutto che agli avversari ne siano stati dati tre volte meno. So che non c’è dolo, ho studiato, ho controllato, tranquilli. È come vincere al totocalcio, ma questo migliora la vita non le proprie capacità".

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