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Sabiri: “Renderemo la vita difficile alla Juve. Sulle punizioni…”

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Il fantasista della Sampdoria, che lunedì affronterà la squadra bianconera a Marassi, si è raccontato in un'intervista ai microfoni di TLN TV

redazionejuvenews

Dopo la vittoria all'Allianz Stadium contro il Sassuolo nella prima giornata, la Juventusè attesa dalla prima trasferta stagionale. Lunedì sera a Marassi ci sarà la sfida con la Sampdoria, reduce dalla sconfitta rimediata contro l'Atalanta. In vista del match, Abdelhamid Sabiri ha parlato ai microfoni di TLN TV.

Queste le sue parole sui bianconeri: "La Juventus deve affrontarci nel nostro stadio, con tutti i nostri tifosi, per loro non sarà facile. Noi faremo di tutto per fare punti, è solo la seconda giornata e le squadre non hanno ancora ingranato del tutto, cercheremo di rendere la vita difficile alla Juve".

Nella scorsa stagione ha dimostrato di essere molto pericoloso sulle punizioni: "Ho guardato tanto Juninho perché la sua tecnica è un esempio per me, è un’arte. Vorrei calciare le punizioni come lui. Osservo anche le punizioni di Cristiano Ronaldo per capire come calcia e migliorare i miei calci piazzati".

Sul tecnico blucerchiato: "Giampaolo ha una filosofia che predilige il gioco, si aspetta molto dai centrocampisti e dai trequartisti perché sono loro che definiscono il gioco della squadra. Noi ci impegniamo per fare del nostro meglio e a imparare ogni giorno".

Nella scorsa stagione è stato protagonista, segnando nel derby con il Genoa: "Come giocatore offensivo, devi avere la capacità di fiutare il gol. Sono entrato in area, ho visto la palla arrivare e l’ho spinta dentro. Non ho realizzato subito di avere fatto gol, ci è voluto un po’ per rendermene conto, perché lo stadio era una bolgia, il tifo era così forte che quasi mi dava alla testa. È stato un momento incredibile che non dimenticherò per il resto della mia vitaNon voglio essere definito solo da un gol segnato nel derby, vorrei essere valutato per tutto il lavoro degli ultimi sei mesi, per tutte le partite che ho fatto, per la corsa e il modo di giocare la palla. Penso di aver fatto bene".