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Sabatini: “Domani per la Juve non sarà facile. Su Allegri…”

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L'ex direttore sportivo della Salernitana, intervistato da Tuttosport, ha parlato della gara di domani tra la sua ex squadra e i bianconeri

redazionejuvenews

Dopo la sconfitta subita in Champions League contro il Psg, domani la Juventus affronterà all'Allianz Stadium la Salernitana, per la sesta giornata di Serie A. Chi conosce bene l'avversaria di domani è Walter Sabatini, intervistato da Tuttosport. L'ex direttore sportivo del club granata ha parlato della sua ex squadra, nonostante la separazione turbolenta in estate: "Seguo sempre la Salernitana, con simpatia e come fosse ancora la mia squadra. Per la Juventus non sarà una partita facile. È costruita bene, con giocatori giovani e forti che avranno anche mercato, ed è guidata da un tecnico sottovalutato. Nicola è etichettato come un allenatore da salvezza. Invece è un tecnico a tutto tondo, bravissimo. Ma purtroppo il mondo del pallone è pieno di luoghi comuni. Pensate a me: passo per essere soltanto il fumatore o mister plusvalenza. Invece il calcio è la mia vita".

Massimiliano Allegri sta ricevendo tante critiche dal mondo bianconero: "Penso che la gente dovrebbe smettere di rompergli le scatole... Allegri ha un senso pratico superiore alla media. Lui i problemi li risolve. E sarà così anche stavolta. Max è stato sfortunato, in un colpo solo ha perso Chiesa e Pogba. E non ha ancora potuto sfruttare al massimo Di Maria. Quando avrà recuperato questi tre, vedrete che sarà una Juventus più forte di quella della passata stagione".

Sarà rimandata la sfida tra due grandi ali come Di Maria e Ribery, entrambi assenti. Insieme a Robben i migliori nel ruolo della loro generazione: "Parliamo di tre campioni. Se devo fare un solo nome, dico Robben. Ma in assoluto la miglior ala della storia è stata Garrincha".

A proposito del Fideo, Sabatini conferma di non essere mai stato vicino ad acquistarlo quando era al Rosario Central: "No. E perciò non lo considero un rimpianto, anche perché non è che si possono comprare tutti i giocatori. Però, rivisitando le mie storie argentine di questi anni, mi deprime non essermi mai avvicinato a un talento simile. Di Maria ha 34 anni, ma è ancora un campione formidabile".