Parla Rabiot: "La Juventus? Vi posso dire che..."

Parla Rabiot: “La Juventus? Vi posso dire che…”

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Adrien Rabiot torna a parlare della Juventus: ecco le sue parole. Sul presente, sul passato e sul futuro del calciatore

Rabiot ha parlato al quotidiano The Atlethic. Ecco le sue parole raccolte da Juvenews.eu.

Non ho alcun rimpianto per il mio percorso. Sono sempre stato soddisfatto delle decisioni prese. Ho vissuto tutto con entusiasmo. A Parigi ho collezionato trofei, alla Juventus ho vinto e imparato tanto. A Marsiglia ho disputato una stagione di alto livello, contribuendo concretamente al raggiungimento degli obiettivi del club.

Rabiot ha instaurato da subito un ottimo rapporto con l’allenatore Roberto De Zerbi:

È un tecnico molto comunicativo, aperto al dialogo, che ci illustra le sue idee e lavora per valorizzare ciascun giocatore nel ruolo più adatto. È maniacale nella preparazione tattica. Passa intere giornate al centro sportivo, dalla mattina alla sera. Ha una passione autentica per questo sport. Ed è proprio questo che ho apprezzato di più: per arrivare in alto servono passione, determinazione e voglia di migliorarsi. Tra noi c’è stata subito sintonia. Mi ha chiesto, in quanto giocatore più esperto, di essere un punto di riferimento per i compagni. De Zerbi è un allenatore conosciuto da tutti: a Brighton ha fatto vedere grandi cose e anche in Italia gode di una certa fama. Sicuramente ha ricevuto tante proposte. È stato fondamentale per il Marsiglia e credo che la Ligue 1 sia fortunata ad avere un profilo come il suo. Con lui ho giocato più vicino alla punta e mi sono trovato molto bene, è un ruolo che sento mio.

Ripensando alla sua avventura alla Juventus, aggiunge:

È stato un passaggio cruciale nella mia carriera. In quei cinque anni sono maturato molto e ho acquisito quella cultura del lavoro tipica della Juve: spirito di sacrificio, impegno per la squadra, dedizione. Sono principi che ti restano dentro e ti formano. Grazie a questo contesto sono cresciuto sia come calciatore che come uomo. Ho vissuto momenti importanti, ho alzato trofei. Ma porto con me anche il ricordo delle persone con cui ho condiviso quel periodo: i compagni, lo staff. All’inizio c’erano campioni come Ronaldo, Buffon, Chiellini, Bonucci. Loro incarnavano quella mentalità e sapevano trasmetterla. Sono stati dei punti di riferimento per me.

Parla poi del ruolo fondamentale che ha avuto sua madre Veronique, che lo segue come agente fin dall’inizio:

Mi è sempre stata vicina. Mi ha dato stabilità dicendomi: ‘Tu pensa solo a giocare, al resto penso io’. Questo mi ha permesso di crescere con serenità e ottenere risultati. È sempre stata molto ambiziosa e ha agito sempre nel mio interesse, rispettando le mie volontà. È stato fondamentale. Forse, se avessi affidato la mia carriera a qualcuno esterno alla famiglia, le cose non sarebbero andate nello stesso modo. Lei è precisa, attenta, professionale. Proprio come me.”

Infine, sul ritorno al Parco dei Principi per affrontare il PSG, dove lui e sua madre sono stati bersaglio di cori e striscioni offensivi:

Che si tratti di lei o di me, ormai abbiamo imparato a resistere. In questo mondo bisogna avere le spalle larghe. Serve una forza mentale incrollabile, e mia madre l’ha sempre avuta. Anche per via di tutte le situazioni difficili che abbiamo dovuto affrontare come famiglia”. Ma non è finita. Ci sono novità grosse rispetto alla possibilità di vedere Spalletti sulla panchina della Juventus. Una notizia uscita 2 minuti fa, spiega tutto. Vi lasciamo il link qui sotto.

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