Oscar Damiani, ex calciatore della Juventus e oggi procuratore sportivo, che tra i suoi assistiti ha avuto anche l’ex bianconero Lilian Thuram, ha rilasciato un’intervista a TuttoSport per parlare del neo-acquisto della Juventus Jonathan David. Da esperto di calcio francese quale è, Damiani ne ha commentato le caratteristiche.
«David è un giocatore molto interessante, forte soprattutto fisicamente, pur non essendo alto come i vari Lukaku o Osimhen. Ma è molto potente di gambe. Segna e fa segnare i compagni, può agire sia da prima che da seconda punta. Un attaccante duttile, insomma. La Juve ha piazzato un ottimo colpo: i numeri in Ligue 1 degli ultimi anni sono tutti dalla sua parte e sono convinto che nel nostro campionato confermerà il suo valore».
Sulle eventuali difficoltà che potrebbe incontrare nell’adattarsi alla Serie A: «Partiamo dal presupposto che la Serie A non è più quella che ha conosciuto lui: […] oggi […] il livello si è abbassato ed è più simile a quello di Francia e Germania. C’è però un aspetto da considerare: la tattica in Ligue 1 non viene approfondita più di tanto, quindi lo strapotere fisico può spostare gli equilibri. In Italia, invece, questa qualità da sola non basta, perché ci sono tanti raddoppi di marcatura. Insomma: meno spazi da poter occupare. E quindi, sì, all’inizio David potrebbe incontrare qualche difficoltà: non so se arriverà subito a 15-20 gol, ma sono certo che da noi farà molto bene. Vedrete».
Sulla personalità di David, che potrebbe dare carattere a un gruppo che, come ha detto Tudor, è sembrato intimorito dal Manchester City: “Lui paura non ne l’ha, anzi: la fa venire agli altri. La Juventus ha tanti ragazzi giovani, quindi ha bisogno di una figura di personalità e di spessore come l’attaccante canadese».
Damiani: “David ha bisogno di profondità, può giocare con Kolo Muani”
Su un paragone con un attaccante del passato che glielo ricordi: «È difficile trovare un profilo che gli assomigli in termini di esplosività e forza fisica. Trezeguet, per esempio, era completamente diverso da lui, perché sapeva giocare bene spalle alla porta ed era dotato di una classe smisurata. David invece ha bisogno della profondità, quindi è fondamentale che sia servito bene negli spazi».
Infine, un confronto con l’altro centravanti della Juventus Kolo Muani, e l’opinione sull’ipotesi di vederli giocare insieme: «Randal mi piace molto, è un giocatore completo, ma David è più goleador di lui. Detto ciò, si assomigliano, ed è proprio per questo che possono giocare insieme. Avranno bisogno di tempo per sviluppare l’intesa necessaria, ma possono essere una grande coppia. Dovranno imparare a scambiarsi continuamente il ruolo di prima-seconda punta durante la gara. Ma possono farlo, perché non sono attaccanti statici».