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Luppi su Juventus-Bologna: “Per i rossoblù è una partita molto sentita”

Luppi su Juventus-Bologna: “Per i rossoblù è una partita molto sentita” - immagine 1

Gianluca Luppi, doppio ex di Juventus e Bologna, ha analizzato la situazione delle due squadre, in vista della sfida di campionato.

redazionejuvenews

Gianluca Luppi, ex calciatore di Juventus e Bologna, ha rilasciato delle dichiarazioni a Tuttojuve.com, parlando della prossima sfida di campionato tra i bianconeri e i felsinei. Ecco le sue parole sul match: "La Juve è riuscita a risollevarsi subito dopo la sconfitta con l'Inter, mentre il Bologna dopo l'ottimo pari con il Milan ha trovato la vittoria in casa con la Sampdoria. Dalle parti rossoblù è sempre una partita molto sentita, ma le qualità tecniche della Juve sono superiori. Sono loro i favoriti per i tre punti. Per me il Bologna ripeterà la partita col Milan, il primo tempo è stato giocato a viso aperto e attaccava con molti uomini. Le sfide contro le grosse squadre devono essere affrontate in questo modo, altrimenti il rischio di prendere un gol è davvero molto alto. Solo la difesa non basterebbe."

Sul modulo della Juventus: "A me piace giocare con il trequartista e le due punte lì davanti, per questo non lo so. E' chiaro che se non riesci ad avere gli uomini giusti per il centrocampo a tre, questo modulo può essere una soluzione efficace. Ha già giocato così durante la stagione, mi sembra che la Juve abbia espresso un buon calcio. Vediamo che cosa deciderà Allegri."

Sui fallimenti dei bianconeri in Champions: "Il Bayern, così come la Juve in precedenza, forse ha esultato troppo in fretta al termine del sorteggio. Il Villarreal, campione dell'ultima Europa League, si è rivelato un osso troppo duro per queste due grandi squadre. C'è qualche rammarico per i bianconeri, si poteva gestire meglio quel gol di vantaggio a Vila-Real, ma ormai è andata così. Io non parlo solo di Juve, ma di tutto il calcio italiano. Che cosa manca? Sinceramente non lo so, una ragione potrebbe essere lo scarso utilizzo dei giocatori italiani in favore di quelli stranieri. Mi piacerebbe ritornare come a qualche decennio fa, magari già introdurre negli Allievi e nella Primavera un limite massimo di utilizzo. In questo modo, le società sarebbero costrette a valorizzare il prodotto interno."