Non v’è calciatore con più aspettative e ambizioni di Edon Zhegrova. Il kosovaro si è preso la Juventus nel giro di poco tempo, precisamente in dieci minuti, minutaggio nel quale ha saputo ben incidere nella gara contro il Borussia Dortmund, nella quale ha trovato il tempo di smarcarsi da un avversario e offrire a Vlahovic il pallone per l’assist decisivo per il gol di Kelly. Una grande notte sia per la Juventus, ma anche per lo stesso kosovaro, il quale non doveva neanche essere convocato.
Igor Tudor gli ha dato una maglia per la panchina, con la promessa che sarebbe entrato in campo se la partita l’avesse consentito. Per il kosovaro, dunque, è arrivato l’esordio all’Allianz Stadium, un esordio che suona come la fine di un incubo, durante il quale il giovane calciatore ha temuto di non poter più scendere in campo o metterci più tempo del necessario. Tutto a causa di una pubalgia che gli compromesso la stagione più importante della sua carriera, un’annata cominciata con 8 gol in 21 presenze.
In particolare, il kosovaro dal 14 dicembre scorso non è mai sceso in campo; il primo rientro c’è stato a marzo, e poi lo stop anche a causa dell’operazione subita. In estate il calciatore con due preparatori, Benet Tolaj e in particolare Ardian Sallahu, ha svolto delle sedute particolari sia in palestra (effettuando soprattutto esercizi di forza) e poi in campo, dove insieme a Sallahu ha affinato la preparazione atletica, ritrovando quel ritmo che ha sorpreso tutti alla Continassa.
L’incubo legato all’infortunio è stato archiviato dal kosovaro: ora Zhegrova si prefissa l’obiettivo di incidere con la maglia della Juventus, e l’esordio all’Allianz Stadium contro il Borussia Dortmund lascia presagire qualcosa di positivo.
