L’allenatore bianconero ha parlato ai microfoni di Sky al termine della gara contro il Pafos. Leggiamo le sue parole:
“Era fondamentale vincere, con le vittorie si mettono a posto tante cose. Per quanto riguarda l’analisi della partita, è chiaro che noi dobbiamo fare di più, non siamo contenti, io non sono contento, i ragazzi non sono contenti di loro stessi, in alcuni momenti abbiamo fatto proprio il minimo, ci sono state anche delle situazioni imbarazzanti nel primo tempo”.
Se la Juve del secondo tempo è quella che voglio vedere pian piano? “Ma è un po’ in base anche all’avversario, lo volevo già fare nel primo tempo, ma avevo paura di far confusione poi a muoverli dentro la partita, perché a volte alcuni possono recepire, altri no. Però è una cosa che abbiamo già provato in allenamento, ne abbiamo già parlato, nel secondo tempo l’hanno sviluppata molto bene. Siamo stati più ordinati e anche determinati a portare a casa la partita. Ma sono partite difficili comunque, perché loro hanno preso pochissimi gol, solo col Bayern avevano subito la partita. Come si vede anche dagli altri risultati, sono partite particolari”
Quattro occasioni importanti per il Pafos nel primo tempo? “Quattro mi sembrano tante, qualcosa abbiamo fatto anche noi nel primo tempo”.
La nostra difficoltà a difendere? “Sì, è vero, siamo stati un po’ in difficoltà. È chiaro che noi dobbiamo recuperare un centrale destro, perché così Kalulu può giocare terzino. Weston lo fa, ma non è che sia un terzino, lo stesso Cambiaso è un calciatore molto offensivo, ma se deve difendere contro il muscolo, contro le sterzate, un po’ di difficoltà ce le ha, perché la sua qualità è quando spinge e quando va a dare supporto alla squadra in fase offensiva. Però è vero, abbiamo concesso troppo nel primo tempo e sfruttato poco delle qualità che si hanno. Abbiamo sbagliato dei palloni anche stasera, non accorgendoci delle giocate. A volte sembra incredibile quando si riguardano le cose, che i nostri calciatori non possano andare a cogliere quelle situazioni, invece per il momento è così, però nel secondo tempo molto meglio, dai”.