In casa Juventus prosegue la ricerca del direttore sportivo. In effetti, dopo aver rinforzato il comparto performance con l’ingresso di Darren Burgess, profilo di grande caratura internazionale, ora Damien Comolli dovrà individuare il prossimo profilo a cui assegnare il ruolo di direttore sportivo del club bianconero, posizione rimasta scoperta durante l’estate.
In particolare, a occuparsi della precedente sessione di mercato sono stati lo stesso Comolli e il direttore tecnico François Modesto, ma la situazione dovrebbe cambiare già a gennaio. Intanto, però, il club bianconero ha visto sfumare via uno dei principali candidati per il ruolo di ds: da questa corsa è infatti ufficialmente uscito Rui Pedro Braz.
Il dirigente sportivo portoghese, infatti, una volta conclusa l’avventura con il Benfica (nel quale aveva preso il posto di Tiago Pinto quando quest’ultimo approdò alla Roma) è stato uno dei principali profili valutati dal club bianconero proprio per rivestire l’ultimo ruolo rimasto ancora scoperto all’interno dell’organigramma juventino. Braz presentava tutte le caratteristiche che Comolli vuole di un dirigente che possa affiancarlo sul mercato, come ad esempio l’applicazione dell’analisi dei dati nella ricerca dei profili da valutare e comprare unita ad una profonda conoscenza del calcio internazionale. Tuttavia, sarà l’Al Ahli a sfruttare le competenze del portoghese: in particolare, l’ex Benfica ha sottoscritto un ricco contratto con il club arabo che ha vinto la Champions asiatica, e che presenta tra i suoi calciatori in rosa un ex juventino come Demiral.
Con la pista Braz ormai uscita di scena, si riduce la lista dei candidati per il ruolo di ds bianconero. Rimane in piedi la soluzione italiana legata alla candidatura di Marco Ottolini, che attualmente è però sotto contratto con il Genoa, e che quindi potrebbe trasferirsi a Torino soltanto a fine stagione o in caso di rescissione con la società nella quale si trova oggi.
L’altra pista straniera rimane quella che porta a Diego Lopez, ex Lens e Bordeaux che Comolli conosce bene; a meno che non si liberi Viktor Bezhani dal Tolosa, lì dove ha lavorato per tanto tempo
vicino all’attuale dg e futuro ad bianconero.