Nella mattinata di oggi, su TuttoSport ha trovato spazio l’analisi di un documento pubblicato da Calcio e Finanza, che tratta il tema dei poteri che Damien Comolli ha all’interno della dirigenza bianconera.
I primi due hanno a che fare con “la rappresentanza bianconera, in tutte le sedi, nazionali e internazionali” e con un potere commerciale quasi totale, che va dalle attività del brand e dalla sponsorizzazione alle questioni di gestione economica dell’azienda.

Il limite di spesa massima concesso a Comolli
Il terzo, il più particolare dei tre, riguarda il tetto massimo di spesa sul mercato concessa al dg juventino senza la firma congiunta del presidente o del Ceo, misura prevista dai regolamenti. Per Comolli si registra un tetto massimo nettamente più alto rispetto ai precedenti direttori sportivi, che ammonta a 45 milioni di euro. Comolli può dunque arrivare a operare sul mercato senza la firma di nessun altro fino a un massimo di 45 milioni: con Giuntoli la spesa massima era molto più bassa – 10 milioni di euro da solo e 25 milioni di euro con la firma congiunta di Scanavino o Ferrero, mentre con Paratici la soglia singola si fermava a 25 milioni, che diventavano 50 con la firma di Pavel Nedved e 75 con la firma del presidente Andrea Agnelli.
Un dato interessante questo legato a Comolli, che conferma ancora una volta il ruolo centrale del dg francese all’interno del nuovo organigramma societario della Juventus.